SORA – Commemorazione eccidio Ardeatine, la città ricorda i caduti

La Città di Sora ha celebrato stamani il terribile eccidio delle Fosse Ardeatine nel giorno del 71°anniversario dell’efferata strage. Alla presenza delle Autorità, delle scuole e di numerose associazioni cittadine, alle ore 11.00, è stata inaugurata, presso il Piazzale antistante il Cimitero Comunale, una significativa stele a perenne ricordo dei Martiri sorani delle Fosse Ardeatine: Domenico Iaforte e Raffaele Milano ai quali è già intitolato lo stesso Piazzale.

L’opera, realizzata da Massimiliano Di Micco, artista dell’Arghifer, con il contributo del pittore Roberto Cinti, raffigura un tronco secco di ulivo secolare, simbolo dell’eccidio, sul quale però si arrampica un tralcio verde di rose a testimoniare il desiderio di rinascita dopo la morte. Alla base della stele alcuni strumenti di lavoro che si riferiscono ai due martiri sorani delle Fosse Ardeatine: Domenico Iaforte, calzolaio, e Raffaele Milano, commesso viaggiatore.

L’opera è stata scoperta dal Sindaco Ernesto Tersigni e da Maria Grazia, Giovanna e Luigi Milano, parenti di Raffaele Milano. A seguire la benedizione della stele da parte di Mons. Alfredo Di Stefano. Toccanti i contributi musicali dei Maestri Donato Cedrone (violoncello) e Stefano Reale (violino) e la lettura di alcuni pensieri dedicati ai Martiri delle Fosse Ardeatine da parte degli allievi dei tre Istituti Comprensivi di Sora.

A distanza di 71 anni, ricordiamo l’eccidio feroce e disumano delle Fosse Ardeatine. Ai sorani Domenico Iaforte e Raffaele Milano, vittime di questa ricorrenza così dolorosa per il nostro Paese va il pensiero mio e di tutta la città di Sora. Insieme ai nostri concittadini ricordiamo tutti quanti, il 24 marzo 1944, hanno pagato con la vita il loro essere italiani – ha detto il Sindaco Ernesto Tersigni – L’eccidio delle Fosse Ardeatine per la sua ferocia è divenuto emblema non solo delle violenze naziste perpetrate durante l’occupazione in Italia ma di tutte le violenze che, purtroppo, continuano nel mondo a colpire popolazioni inermi ed innocenti. La mente, quindi, va immediatamente al recente attentato di Tunisi in cui incolpevoli vittime del terrorismo hanno perso la vita, tra cui 4 nostri connazionali. Per questo e per tutti gli altri ingiustificati episodi di violenza la memoria di quella strage deve essere tenuta viva affinché la morte di 335 innocenti non sia mai dimenticata e serva da monito per tutte le future generazioni. Dalla città di Sora oggi si innalza una voce di pace, in difesa della democrazia, della libertà nella speranza che mai più si debbano piangere vittime dell’efferatezza e della follia umana

La cerimonia di commemorazione della strage delle Fosse Ardeatine si inserisce nell’ambito di “Settant’anni dopo. La memoria della Seconda Guerra Mondiale sul territorio della Regione Lazio”, il variegato programma di eventi promosso dal Comune di Sora con il finanziamento della Regione Lazio. All’elaborazione della progettualità hanno collaborato i comuni di Broccostella, Castelliri, Pescosolido, Veroli, il Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca” ed il Club Alpino Italiano- Sezione di Sora. L’obiettivo è riflettere sugli aspetti più salienti del periodo conclusivo della Seconda Guerra Mondiale a 70 anni dalla Liberazione, in particolare indagare sulla microstoria, sull’altra guerra”, quella vissuta dalla popolazione residente al centro della cosiddetta “linea Gustav”.

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