FROSINONE – Studenti Erasmus di Malta, Spagna e Polonia ricevuti in Comune

L’aula consiliare del Comune di Frosinone ha ospitato, nel pomeriggio di oggi, gli alunni del primo istituto comprensivo della città ed i loro ‘colleghi’ stranieri, giunti nel capoluogo nell’ambito del progetto studentesco di scambio culturale Erasmus. I ragazzi ed i docenti d’Oltralpe, provenienti da Malta, Spagna e Polonia, sono stati calorosamente accolti dal sindaco Nicola Ottaviani, il quale, dopo aver ringraziato il dirigente scolastico Fanfarillo per il lavoro mirato alla crescita non soltanto culturale ma anche umana dei ragazzi, rivolto proprio a questi ultimi, ha commentato:
Gli scambi culturali tra studenti di diverse nazionalità è fondamentale per la nascita della “coscienza europea”. Già, perché l’Europa deve entrare nelle nostre case come identità comune, e non rimanere soltanto sinonimo di manovre bancarie o economiche impopolari. Tutti gli Stati possono vantare cittadini illustri che, nel corso degli anni, hanno contribuito in maniera forte alla creazione di una “casa comune” per gli abitanti del vecchio continente: l’Italia può annoverare, tra gli altri, Altiero Spinelli, che, con il “Manifesto di Ventotene”, può essere senz’altro ricordato come uno dei padri dell’Europa unita. Un’Europa in cui non esistono, e non devono esistere, primogeniture e tutti i cittadini devono essere uguali, con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Del resto, se guardiamo alla storia moderna con gli occhi di Giambattista Vico, possiamo comprendere come il percorso compiuto dagli Stati Uniti per diventare un’unica nazione federale sia lo stesso, certamente meno cruento, che possono compiere i singoli Stati europei, per la creazione di un solo, grande Stato senza confini politici. Voi avete la fortuna – ha continuato il Sindaco, rivolto ai ragazzi – di essere già nati cittadini europei, e sta quindi a voi portare a compimento questo progetto. Del resto, le premesse ci sono tutte: con la vostra presenza qui, in Italia, per uno scambio culturale, state dimostrando quanto ancora sia importante, nell’era dei social network, la comunicazione verbale, il contatto umano, l’”humanitas” latina, vale a dire la parte migliore dell’uomo.