ROCCASECCA – Discussione Acea, la maggioranza lascia l’aula: Giorgio spiega perchè
“La risposta più efficace a chi intende spostare il confronto politico sul piano della demagogia e della strumentalizzazione, alimentandosi di memoria corta alcuni, e di scarsa competenza amministrativa altri”.
E’ quanto dichiara il sindaco di Roccasecca Giovanni Giorgio in merito all’ultima seduta del consiglio comunale e alla decisione della maggioranza di abbandonare l’aula.
“Giova ricordare – spiega Giorgio – che identico comportamento fu adottato dalla minoranza solo pochi mesi fa, con una differenza: mentre la nostra uscita dall’aula è la dimostrazione che demagogia e populismo non abitano nella Casa comunale, l’uscita della minoranza è stata il riflesso di mancanza di contenuti e di argomenti. Ragione per cui, dovrebbero anche ringraziarci per avere evitato ad alcuni di loro figure imbarazzanti. E spiego il perché”.
“Su Acea va ricordata e spiegata la motivazione che ha determinato l’aumento delle bollette per i cittadini e i relativi conguagli. Ossia la decisione del 2010, dell’allora Presidente della Provincia Antonello Iannarilli, di annullare la transazione che aveva ottenuto il Presidente Scalia e che spalmava in 30 anni il debito, con una somma in bolletta di irrisoria consistenza. Iannarilli impugnò l’atto e si avviò sulla strada di un improbabile contenzioso. Acea fece ricorso e ottenne dal Tar, con decreto del Commissario Dell’Oste, il riconoscimento di 75 milioni di euro, che costituiscono l’ammontare degli aumenti attualmente in bolletta. E chi sedeva nella maggioranza che sosteneva Antonello Iannarilli, sia in giunta che in consiglio? Due esponenti della minoranza che ora si strappano i capelli, invece di rendersi conto che sono stati i carnefici del popolo ciociaro e roccaseccano”.
“Sulla discarica, poi, a tutti è nota la responsabilità politica della sua collocazione a Roccasecca da parte di chi ha barattato l’interesse di una comunità per un posto al fresco dei Simbruini e poi in consiglio regionale. Ci sarebbero 3.167 motivi, pari al costo del vitalizio che percepisce ogni mese, per i quali dovrebbe non solo tacere, ma vergognarsi”.
“Ecco dunque spiegate le motivazioni della nostra uscita dall’aula, al fine di evitare alla comunità di dovere sottostare ad un lugubre teatrino, con protagonisti che nemmeno si rendono conto di quanto male hanno fatto al paese”.
“Da parte nostra – conclude Giorgio – continueremo a tutelare l’interesse pubblico attraverso la sola strada concessa: quella della legge, sia nel caso della discarica opponendoci in sede legale e adottando i provvedimenti di competenza, sia su Acea sostenendo l’atteggiamento responsabile del Presidente Pompeo che ha ottenuto in breve tempo lo sblocco dei ratei mutui ai comuni che non avveniva dal 2008, la fissazione dell’udienza di merito al Tar il 4 giugno sul decreto Dell’Oste e arrivando all’approvazione del Piano degli investimenti che per Roccasecca significa depuratore e miglioramenti della rete fognaria e idrica. Non siamo contrari al recesso da Acea, a patto che non sia il riflesso di un atteggiamento populista, che alla fine può aprire un contenzioso ancora più dannoso per gli utenti, come fatto nel 2010 con il contributo dei consiglieri che siedono ora tra i banchi della minoranza”.