SORA – Iula non più presidente del consiglio: le prime, durissime reazioni dell’opposizione

Giacomo Iula rimosso dalla carica di Presidente del Consiglio del Comune di Sora dopo la votazione della mozione di sfiducia nella seduta dell’Assise di giovedì pomeriggio: arrivano le prime, durissime reazioni a mezzo comunicato stampa da parte dei consiglieri di opposizione.

Di seguito il testo integrale del contributo a firma Ascione-Baratta:

“Una pagina bruttissima, l’ennesima, è stata scritta nella storia amministrativa di Sora. A metterci la firma è ancora una volta il sindaco Tersigni, insieme alla sua risicata maggioranza, rappresentante e simbolo di uno dei nostri periodi più bui. La rimozione di Iula dalla carica di Presidente del Consiglio ne è stato l’esempio lampante: una procedura che, giusta o sbagliata che sia, poteva essere istruita e conclusa in un mese e che, invece, ha richiesto quasi un anno, per nascondere la mancanza di progetti e iniziative e per attaccare non solo la carica, ma anche l’uomo, a cui va la nostra convinta solidarietà per i continui affronti ricevuti. Ora tocca al consigliere anziano, Salvatore Meglio, darsi da fare per conquistare l’agognata poltrona, anche se con la seduta di ieri non poteva iniziare in modo peggiore.

E’ stato incredibile, inoltre, salire in aula e constatare la massiccia presenza di forze dell’ordine, neanche ci stessimo preparando per la rivoluzione armata. Siamo rimasti rammaricati e dispiaciuti soprattutto per loro, perchè quegli stessi agenti e carabinieri, che lavorano per la nostra sicurezza, forse avrebbero preferito impiegare il loro tempo in maniera più proficua.

Ora, proprio come disse Gesù in punto di morte, ‘tutto è compiuto’. La vendetta è stata consumata. Restano però i continui litigi interni di una maggioranza astiosa, arrogante, tenuta insieme dal filo invisibile (che sia un cappio?) della paura del voto anticipato, hanno preso in ostaggio questa città. Non bastavano, evidentemente, i progetti inconcludenti, le politiche fallite o le promesse non mantenute: c’era bisogno anche di sfiduciare per un solo voto il presidente del Consiglio e creare un clima da resa dei conti in assemblea. E lui, Ernesto Tersigni, è il perfetto padrone di casa. Proprio lui, che ha dichiarato in Consiglio comunale che c’è qualcuno dell’opposizione che vi siede illegittimamente, anzichè pensare a fare qualcosa di decente per la Città prima che scada il suo mandato. Ci meravigliamo che non sia stato neanche in grado di provare imbarazzo per lo spettacolo offerto ai sorani e a tutti gli osservatori esterni. Ormai siamo agli sgoccioli del quinquennio, non resta che sperare, quantomeno, che questi signori non si producano in nuovi spettacoli fino a quando, finalmente, la parola non sarà tornata agli elettori, affinchè Sora torni ad essere la protagonista del territorio.

I consiglieri comunali Massimo Ascione e Fausto Baratta.

Dichiarazione singola del consigliere Ascione:Desidero inviare tutta la mia solidarietà al collega e compagno di tante battaglie politiche Fausto Baratta, che ieri sera, su ordine del consigliere anziano Meglio, è stato sollecitato e condotto fuori dall’Aula come un pericolo pubblico, solo per aver sottolineato l’eccessivo minutaggio concesso al capogruppo di maggioranza. Sin da subito tutta l’opposizione si è dimostrata vicina a Fausto, uscendo insieme a lui: trovo deprimenti queste mancanze di rispetto, figlie di un clima insostenibile e di un’arroganza fuori misura. Al sindaco Tersigni, invece, dico di essere in attesa di conoscere le sue due risposte in merito alla presunta illegittimità di membri dell’opposizione (a proposito, qualche consigliere e alcuni tra il pubblico mi dicono che queste affermazioni mi sarebbero state indirizzate dal primo cittadino ‘condite’ da un gesto non proprio urbano, ma avrò modo di verificarlo anche attraverso le videoregistrazioni della seduta). Nell’attesa, ho speso qualche euro per certificare il mio casellario giudiziario, del tutto pulito, e ho verificato che non esistono situazioni di incompatibilità che mi riguardano. La speranza è che le tante battaglie che, insieme a Fausto e all’opposizione, stiamo conducendo, possano contribuire, con l’approssimarsi della fine della consiliatura, al risveglio e la crescita di Sora, che oggi, grazie agli attuali amministratori, è tornata indietro di 50 anni”.

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