CALCIO – Stagione 2014-2015, il pagellone delle ‘nostrane’ secondo Gennaro Memoli
Con lo spareggio play-out di Palestrina il campo ha emesso la sua ultima sentenza consentendoci di consegnare le pagelle alle squadre di calcio della nostra provincia che hanno disputato i campionati che vanno dalla serie B all’ Eccellenza regionale.
FROSINONE 10 – Stavolta non potevamo esimerci dal ricorrere alla doppia cifra per onorare la storica promozione in serie A del Frosinone. Per la prima volta il Lazio avrà tre rappresentanti nel massimo contesto calcistico nazionale. E’ il giusto premio per un ambiente cresciuto in maniera esponenziale a tutti i livelli.
L’auspicio è che presto possa contare su uno stadio all’altezza di cotanto sforzo, anche se sarà dura salutare un “Matusa” che negli ultimi due anni è stato un fortino pressochè inespugnabile. Enormi i meriti di Stellone, che ha utilizzato nel migliore dei modi tutte le risorse disponibili. Il presidente Stirpe non intende mollarlo e assieme al d.g. Salvini e al d.s. Giannitti sta già lavorando sotto traccia per far sì che il Frosinone in serie A non sia una meteora.
ISOLA LIRI 6 – Sufficienza per aver ottenuto la permanenza in categoria nel play out di Palestrina giocato in campo avverso, ma nulla di più al termine di un campionato che ha visto avvicendarsi tre tecnici sulla panchina biancorossa con polemiche più o meno velate e scontati rivolgimenti di organico. Intanto si profila all’orizzonte l’arrivo dei Castelli Romani, che vorrebbe giocare nella città della cascata il prossimo torneo di serie C con la “benedizione”
dell’amministrazione comunale isolana e lo sdegno del patron Bianchi.
Sui progetti per il futuro, dopo la legittima gioia per la salvezza, nemmeno un accenno.
SORA 6 – Al contrario di quanto accaduto nella scorsa stagione il Sora ha fatto un buon girone di andata con finestra sui play off, poi hanno salutato la compagnia Gigi Castiello e il presidente Pecorelli, mai amato a Sora. All’ enfant du pays Mario Buccilli non è rimasto altro da fare che traghettare la squadra verso la salvezza diretta nonostante le penalizzazioni. Risalendo la corrente del Liri la situazione non cambia perchè è difficile capire di quali mezzi dispongano i successori di Pecorelli per ripartire.
ATLETICO BOVILLE ERNICA 4 – La salvezza stentata raggiunta al termine della scorsa stagione non è servita per invertire il trend negativo degli ultimi anni. Il giocatore allenatore Luca Galuppi ha provato a tenere a galla la barca, poi colata ingloriosamente a picco da altri “nocchieri” pressochè sconosciuti nei nostri porti. Al momento si prospetta un derby con la Bovillense in Promozione, a meno che non prevalga il buon senso a suggerire l’ unione delle forze.
Utopia allo stato puro in un contesto come quello di Boville Ernica !
CASSINO 4,5 – Grande delusione sotto l’ Abbazia perchè alla vigilia del campionato tutti parlavano del Cassino come di una vera e propria “corazzata”, al cui timone c’era Sandro Grossi, uno che sa come vincere i campionati. Dopo alcuni scricchiolii che avevano indotto l’armatore a cambiare qualche marinaio, a dicembre l’unità azzurra si è infranta contro gli scogli Colleferro e Albalonga e il capitano ha abbandonato la nave lasciando al “secondo” Babusci il compito di arrivare fino in fondo.Decisione inopportuna, secondo noi, poichè mantenendo il sangue freddo si sarebbe potuto quanto meno raggiungere il secondo posto e giocarsi la serie D ai play off come sta facendo in questi giorni con buona fortuna il Serpentara Bellegra Olevano che viene (horroresco referens!) dalla Promozione. Nel grigiore generale si sono distinti l’ attaccante Giglio e l’ esperto centrocampista Luigi Lucchese, ex Frosinone, Isolaliri e Sora recentemente diplomatosi “mister”.
MONTE S.GIOVANNI CAMPANO 4 – Caso analogo a quello dell’ Atletico Boville Ernica con l’aggravante di non poter godere nemmeno della wild card del ripescaggio . Anche in casa monticiana l’avvicendarsi di allenatori (Caldaroni- Frioni-Mazzocchi) non è servita a coprire la pochezza dell’organico e la retrocessione diretta ne è stata la logica conseguenza . Tra i pochi a salvarsi l’attaccante Capellino, autore di nove reti, tutte realizzate nel girone di ritorno. Disponendone fin dall’ inizio, chissà….
MOROLO 6 – Il d.s. Francesco Pistolesi ha fatto le nozze con i fichi secchi, l’allenatore Emiliano Adinolfi ha confermato le doti già mostrate in terra lepina l’anno precedente e per il Morolo è stata salvezza diretta anche se venuta all’ultima giornata grazie a un successo sul demotivato Cassino. Proprio nel Cassino Pistolesi aveva pescato a dicembre il suo uomo-provvidenza, la punta Calcagni, che andando in doppia cifra si è rilanciato a titolo personale e ha dato ai biancorossi diversi punti “pesanti”. Il patron Costantini appare intenzionato a confermare in blocco la triade che ha centrato l’obiettivo.
ROCCASECCA 6 – Davide Mancone come Giulio Cesare nella campagna contro Farnace del Ponto. Ha raccolto la squadra che aveva riportato in Eccellenza nei bassifondi della classifica e l’ha condotta alla salvezza, sia pure passando per un drammatico play out contro la Semprevisa. Prima di lui si erano seduti sulla tellurica panchina Nardone (già vice di Grossi a Isola del Liri) e il responsabile del settore giovanile Mario Del Signore. L’ adagio ispanico che dice come sappia di più il contadino in casa propria che il dottore in quella altrui ha trovato puntuale riscontro nei fatti e così il Roccasecca è rimasto ancora una volta nel massimo campionato dilettantistico regionale.
Gennaro Memoli