FROSINONE – Associazione Italiana Arbitri, i primi 40 anni di Marcello Proia
Quarant’anni di A.I.A. e non sentirli. Tantissimi arbitri della nostra regione hanno avuto l’onore e il piacere di assistere a riunioni tecniche formative o colloqui negli spogliatoi di Marcello Proia appartenente alla Sezione A.I.A. di Frosinone.
Ed è proprio di lui che vogliamo parlare.
Uomo di immensi e straordinari valori, capace nel momento del bisogno di sapersi rimboccare le maniche e aiutare chi ne avesse più bisogno. Proprio come quando decise di adottare una bambina di nome Iulia, che ora gli ha donato anche una nipotina di nome Aurora, nonché responsabile del “Comitato Umanitario Pro Bosnia di Sora” durante gli scontri nella ex-Jugoslavia a metà degli anni Novanta. Ecco cosa ha imparato nella sua vita, a cominciare soprattutto dall’ambito lavorativo quando ancora giovanissimo si trasferì a Varese per diventare, dopo anni di gavetta, dipendente di una nota marca di elettrodomestici “ IGNIS”.
Dal 1972 è tornato nel suo territorio Sora ( Fr ), divenendo responsabile dello stabilimento FIAT di Cassino dal 5 febbraio 1973 al 31 dicembre 2010, stando a contatto con i migliori dirigenti e manager della stessa azienda ( circa 11 mila dipendenti nei periodo di punta), coordinando e gestendo dipendenti .
In tutto ciò ha avuto sempre il tempo per vivere la nostra Associazione, arbitrando più di mille partite fra calcio maschile, femminile e gare da assistente. Tolti i panni della divisa, spinto dalla voglia sempre di aiutare gli altri, cioè gli arbitri del domani, ha deciso di prendere carta e penna e trasferirsi in tribuna per diventare osservatore raggiungendo quasi le 600 visionature con arbitri / assistenti e alcuni di questi attualmente sono nell’organico della CAN / A-B : Doveri Daniele ( Roma 1 ); Gavilucci Claudio ( Latina ); Mariani Maurizio ( Aprilia ); Pasqua Fabrizio ( Tivoli ) ; Dobsz Giulio Assistente ( Roma 2 ); Pecorin Valerio Assistente ( Latina ) e l’assistente Internazionale del calcio femminile Vettorel Veronica ( Latina ).
Da sottolineare l’assidua presenza nelle riunione tecniche sezional e A.I.A di Frosinone, sede distante da Sora ( residenza ) con un totale di 3 / 4 assenze in 40 anni , non rinunciando in 40 anni d’attivita’ nell’ A.I.A. nessuna gara nel ruolo di arbitro; assistente e osservatore e sempre presente nei vari radunati programmati dal CRA LAZIO e della Sezione A.I.A. di Frosinone.
E’ stato docente di tre corsi arbitro negli anni Ottanta nella Sua Sezione, Frosinone, in uno dei quali fece il suo ingresso una ragazza, ma la vecchia normativa non permise alla stessa di poter sostenere l’esame e diventare arbitro ( anno 1985 ): fu però la scintilla che permise anche alle donne di poter entrare a far parte della nostra Associazione. Inserì negli stessi incontri anche dirigenti federali, preparatori atletici, allenatori e calciatori, i quali, ciascuno col proprio compito, aiutarono la formazione dei nuovi arbitri.
Tanti i ruoli ricoperti in Sezione, come il revisore dei conti o il componente del consiglio direttivo sezionale, ma una delle più grandi vittorie fu l’intitolazione del polo/ scuola arbitraggio di allenamento di Sora e l’intero complesso sportivo che oggi porta il del giovane collega/avvocato Giuseppe Panico, tragicamente scomparso a soli 24 anni. Un’emozione importante per lui, che fu nominato responsabile del polo stesso al quale si sono allenati molti ragazzi che oggi militano nelle massime categorie nazionali.