ROMA – Parlamento, Question Time di Scalia circa le politiche per l’ energia idroelettrica
Durante il question time di ieri, il Senatore del Pd Francesco Scalia ha rivolto un quesito al Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi,
circa le politiche che il governo intende attuare nel prossimo futuro per valorizzare l’energia elettrica prodotta da fonte idro. “L’Italia- ha detto
Scalia- nel quadro della promozione delle energie rinnovabili ha puntato, con incentivi molto cospicui, sul fotovoltaico e l’eolico che si sono
rivelati molto costosi e, sopratutto, ancora non programmabili. La generazione idroelettrica, che pur ha costituito l’asse portante del
processo di industrializzazione del nostro Paese, non ha invece avuto altrettanta attenzione. Tanto che la produzione annua è ferma al dato degli
anni 60: circa 50 terawattora. La ragione di questa mancata crescita negli ultimi 50 anni sta nella inesistente manutenzione ordinaria dei grandi e
medi invasi artificiali. Ciò nonostante la fonte idroelettrica rappresenta ancora oggi la principale fonte di energia rinnovabile italiana, con il 47%
dell’intera produzione nazionale. Ebbene sarebbe sufficiente un’adeguata manutenzione delle grandi e medie dighe esistenti, vale a dire pulire e
liberare gli invasi, per aumentare di molto, fino a raddoppiare, la capacità di produzione dell’idroelettrico. Le chiedo, quindi, se il governo
intende invertire questa tendenza, prestando maggiore attenzione all’idroelettrico.” Il Ministro Guidi nella risposta ha confermato
l’impegno nella promozione delle energie rinnovabili, ricordando come l’Italia abbia raggiunto già nel 2013 gli obiettivi europei che fissano per
il 2020 l’obiettivo del 17% dell’energia prodotta da fonte rinnovabile sul totale dell’esigenza energetica nazionale e che, pertanto, è possibile
stabilire sin da ora un nuovo traguardo intorno al 20% per quella data.”Nello specifico- ha dichiarato la Guidi- la fonte idro è stata e
rimane un perno fondamentale della strategia energetica nazionale che, concordo con il Senatore Scalia, necessità di un piano di manutenzione
nazionale, in accordo con le regioni per quanto di loro competenza, in rispetto delle norme di legge già esistenti e dell’attenzione e
valorizzazione che tale fonte merita. A partire da nuovi strumenti finanziari e anche regolatori della materia.”