SORA – Tentato suicidio alla Burgo, le riflessioni di Martina Sperduti

Fatti di cronaca così drammatici come il tentato suicidio del 37enne sorano fuori la Cartiera Burgo, devono farci riflettere. Fortunatamente l’uomo è stato salvato dalle forze dell’ordine, ma sono tante le persone che si tolgono la vita di fronte alla perdita del lavoro. Un vero e proprio bollettino da guerra. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e i suoi ministri in “carica forzata”, come resuscitati dalla Pasqua appena trascorsa, sono ritenuti in gran parte responsabili di questa deriva. Queste persone, molte sono morti, hanno una ragione: mancanza di risorse economiche, mancanza di lavoro, mancanza di speranza nel domani, mancanza di sostegno psicologico, solitudine, eccessivo peso di un fisco che non guarda in faccia a nessuno, o meglio, solo a pochi, generando una inaccettabile diseguaglianza. Ricordiamo che dietro ad ognuno di essi ci sono dei fatti che devono essere analizzati per prevenire. Fatti di vita, parafrasando Gandhi, ai quali la politica non si può sottrarre in una democrazia. Credo che lo Stato non debba sostituirsi alle persone, che devono imparare a camminare a testa alta con le loro gambe, a rialzarsi quando cadono, a cambiare strada quando quella intrapresa è solo un vicolo cieco. Ma “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana..”. E quando questo non avviene e, anzi, è proprio l’azione di quello Stato a contribuire alla creazione di ostacoli, allora forse assassino lo è per davvero. La stasi ci affoga. Bisogna andare avanti con la speranza nel cuore, perché, prendendo le parole da una canzone di Ligabue, “quando smetti di sperare inizi un po’ a morire”. Allora spero che nel giro di pochi giorni si possa avere un governo vero, anche a tempo o di scopo, ma democraticamente eletto, e che cominci a guardare non solo al generale, ma anche ai fatti di vita. Alle persone”.

Martina Sperduti – foto –
Responsabile Nazionale SUAV  (Sportello Unico Accompagnamento Vittime) di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

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