FROSINONE – L’Impegno a Vallepietra: venerdì prossimo la partenza

“L’ultimo risale a 20 anni fa. Venerdi 12 giugno, dopo una interruzione ventennale, la città di Frosinone riavrà, al pari di molti comuni della sua provincia, un proprio pellegrinaggio al santuario della Santissima Trinità di Vallepietra”. Aldo Mattia, presidente dell’associazione culturale L’Impegno (foto), rivendica il merito di avere rispolverato una tradizione religiosa e popolare che la città, nonostante ancora oggi legatissima al culto delle “Tre Person Divine”, sembrava avere dimenticato.
“Ero bambino quando l’ultima volta, con i miei genitori, andai in visita al santuario. Come me migliaia di coetanei andavano alla Santissima e tutti sapevamo canticchiare il celebre canto che accompagna i pellegrini. Poi gli impegni, le cose della vita, la corsa frenetica della quotidianità ci hanno distratto da un appuntamento che l’Impegno ha voluto riabilitare, nell’auspicio che anche i giovani di Frosinone tornino a familiarizzare con un luogo di culto sempre caro ai loro genitori e ancor più ai loro nonni”. La Compagnia de L’Impegno parte da Frosinone alla volta di Vallepietra venerdì mattina, alle 7.00, dal piazzale del Sacro Cuore, subito dopo la messa. Saranno 50 i pellegrini che percorreranno a piedi il tragitto, mentre altri 40 arriveranno alla Santissima a bordo degli autobus allestiti dal comitato organizzatore. La Compagnia farà una prima tappa a mezzogiorno ad Alatri per poi proseguire e pernottare a Guarcino. Sabato, dopo un ristoro agli Altipiani di Arcinazzo, il gruppo arriverà e pernotterà a Vallepietra, dove in serata il parroco proietterà un documentario Rai (in bianco e nero, risalente agli anni 60) dedicato alla storia del culto della Santissima. Domenica mattina l’ultimo tratto di strada a piedi, lungo l’antico e originario sentiero, fino al santuario. Domenica pomeriggio il ritorno a Frosinone.
“Venerdi riprendiamo una tradizione storica. Ripristiniamo il filo – dice Mattia – che fino a due decenni fa legava il capoluogo della Ciociaria al santuario più conosciuto tra i fedeli e più popolare nell’immaginario collettivo. Ma il pellegrinaggio sarà anche occasione per riscoprire luoghi, cittadine, natura, testimonianze di vita e paesaggi suggestivi della nostra terra troppo spesso ignorati, colpevolmente dimenticati. Non a caso il cammino prevede soste nei paesini di montagna. Vogliamo visitare gli angoli più caratteristici, riscoprire usi e costumi della civiltà rurale, ritrovare abitudini, ritmi di vita, sapori che fanno parte del vissuto delle comunità locali. Un viaggio di fede, ma anche un cammino a ritroso nella storia dell’ultimo secolo per rinverdire i ricordi e recuperare l’identità della Ciociaria”.

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