FROSINONE – Servizi pulitura scuole, USB: Basta ricatti

In un paese civile potrebbe mai succedere che dei lavoratori che da decine di anni assicurano i servizi di pulimento delle scuole frequentate dai nostri figli, si vedano tagliare anche l’80% delle ore di lavoro (e dello stipendio, per quanto magro) con la pretesa di azienda e dirigenti scolastici di vedere assicurato da quei lavoratori lo stesso servizio assicurato sino al giorno prima?

E’ mai possibile, in un paese civile, che per le beghe tra amministrazione scolastica ed azienda, lo stesso pagamento della miseria delle ore lavorate sia sistematicamente in dubbio?

E’ mai possibile in un paese civile che il rispetto di un obbligo contrattuale – che è quello di retribuire le ore stabilite nel contratto del singolo lavoratore, che il datore sia stato capace o meno di farle lavorare per intero – debba essere garantito o attraverso le lungaggini dell’azione legale o con accordi al ribasso che consentano al datore di lavoro di “risparmiare” alleggerendo la borsa della spesa in discount dei lavoratori?

E’ mai possibile che col termine delle lezioni scolastiche sia un mistero il destino estivo di questi lavoratori?

E’ mai possibile in un paese civile che tutto questo avvenga nel silenzio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, che con la Consip è il principale responsabile di questo disastro a danno di lavoratori ed alunni?

E’ mai possibile?

O più probabilmente in nostro non è un paese civile. Ma quando si arriva apertamente al ricatto ed alla ritorsione nei confronti di chi fra questi lavoratori rivendica semplicemente i propri diritti, comandandolo a “completare” il proprio orario di lavoro (per qualche decina di euro, forse per cento) a sue spese (!) semmai a settanta, ottanta chilometri di distanza dal suo normale posto di lavoro, possiamo ben dire che la misura è colma anche per un paese incivile come il nostro.

L’arroganza e la brutalità di questi che sono imprenditori solo per la Consip ed il MIUR, arriva però a spingere il loro ricatto oltre il limite della stupidità riservando il comando ritorsivo anche contro coloro che, ad esempio, in possesso della “104” si trovano in una condizione personale o familiare tale da non poter essere spostati dal loro normale luogo di lavoro se non nel senso di un avvicinamento alla propria dimora.

Come U.S.B. non mancheremo di presentare il conto a questi signori, chiedendo all’autorità giudiziaria di supplire a ciò cui dovrebbe pensare chi ci governa.

Comunicato Stampa USB Lavoro Privato Frosinone

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