REGIONE – Casa dell’Allevatore, presentata memoria di Giunta alla Pisana
“Abbiamo presentato questa mattina una memoria di Giunta per la realizzazione della Casa dell’Allevatore”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, Sonia Ricci (nella foto).
“Un progetto innovativo non solo per il Lazio ma per tutto il centro Italia, un luogo di aggregazione, di servizi e di offerte per gli allevatori, di valorizzazione della sicurezza igienico-sanitaria degli animali e della qualità dei prodotti della nostra zootecnia”. Tra le attività previste, tutte finalizzate a garantire adeguati vantaggi agli allevatori laziali, sono da sottolineare la ricerca e la sperimentazione scientifica orientata al fabbisogno di miglioramento genetico delle razze animali da latte e da carne e all’orientamento al mercato delle produzioni di qualità regionali. A queste si aggiungono i servizi per il miglioramento degli standard di sicurezza del lavoro, l’introduzione di tecniche di allevamento innovative orientate al benessere animale, l’incremento delle adesioni a Libri Genealogici e Registri Anagrafici per garantire l’uniformità e la comparabilità di dati produttivi, riproduttivi e sanitari, la valorizzazione dei livelli di controllo di legge, già attivi in ambito di Istituto Zooprofilattico e ASL al fine di migliorare gli standard igienico-sanitari degli animali. Importanti anche i servizi per valorizzare le tecniche riproduttive, con riguardo al mantenimento dei riproduttori delle razze a rischio di erosione e al superamento delle più importanti criticità sanitarie. Il progetto ha anche come obiettivo la valorizzazione delle analisi del latte per migliorare gli standard qualitativi introdotti dalle normative quali il Pacchetto igiene e la premialità Pac. “Vogliamo che la Casa dell’Allevatore sia il luogo privilegiato di confronto e risoluzione dei problemi legati al settore zootecnico – ha concluso Ricci – un polo di eccellenza che vedrà riuniti insieme alla Regione Lazio numerosi partner: Arsial, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, le ASL, le Università, il CRA zootecnia di Monterorondo, l’AIA, l’ARAL, gli Ordini professionali di agronomi e veterinari, le Associazioni di categoria”.