ARPINO – Parola d’Autore domani con Massimo Onofri
Rassegna letteraria, martedì l’ultimo appuntamento di luglio con “Parola d’Autore”. L’evento si terrà martedì 28 luglio alle ore 18.30 in piazza Municipio ad Arpino ed è organizzato dall’assessorato alla Cultura. Protagonista dell’evento sarà il professor Massimo Onofri con “Passaggio in Sardegna”, alla terza ristampa a soli 2 mesi e 10 giorni dal suo arrivo in libreria. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Conscom, il Circolo della Stampa di Frosinone, la Società Dante Alighieri e la Pro Loco: interverranno l’autore e il presidente di Conscom Cav. Maurizio Lozzi, modera l’incontro l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Rachele Martino. Laureato in filosofia morale presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Onofri nel 1994 consegue il dottorato di ricerca in Italianistica. Brillante scrittore, critico letterario e docente ordinario di Letteratura italiana all’università di Sassari, ha pubblicato prefazioni, saggi e articoli dedicati, tra gli altri, a Pirandello, Borgese, Brancati, Sciascia, Fiore, Bufalino, Consolo, Bertolucci, Giudici, Mario Soldati, Lalla Romano e Celati. Già redattore di “Nuovi Argomenti”, esperto di letteratura siciliana, è stato autore di numerose opere di saggistica. Collabora con L’indice dei libri del mese, coi quotidiani Avvenire e La Stampa, con i quotidiani regionali del Gruppo Editoriale L’Espresso. Vincitore di diversi premi, è membro, dalla sua fondazione, del comitato editoriale della casa editrice Gaffi; è consulente editoriale anche per molte altre case editrici. “Passaggio in Sardegna” è un viaggio che è, alla fine di tutto, una grande storia d’amore. La Sardegna che questo viaggio ci restituisce non l’aveva raccontata mai nessuno, tra grand tour e autoironica autobiografia, nei modi d’una scrittura disinvolta e camaleontica, tra il comico e il lirico. Anche perché Massimo Onofri ha letto tutti i libri, e non solo di viaggio: sottoponendo al vaglio di una critica spietata e allegra tutti i luoghi comuni che hanno poi prodotto tanta cattiva letteratura, autoctona e no, a uso e consumo d’un turista in cerca di brividi esotici e primitivi. Ma la Sardegna, osservata con occhi veri e onesti, è anche la grande occasione per una resa dei conti, commossa e ilare, col proprio stilnovismo patologico.