CASSINO – Marino Fardelli al tradizionale omaggio commemorativo della strage di Ciaculli
“Con la deposizione di fiori in ricordo della strage di Ciaculli e del Carabiniere Marino Fardelli, è stata rinnovata con decisione la lotta a tutte le mafie”. Il consigliere regionale Marino Fardelli, nipote del Carabiniere vittima di un attentato di mafia del 1963 in provincia di Palermo, lo ha dichiarato a margine della breve cerimonia di commemorazione che si è tenuta questa mattina a Caira. “Ogni anno, con le cerimonie in ricordo, si rinnova non solo il dolore di una famiglia, ma anche quello di un intero Stato che ha visto morire sette suoi giovani servitori – ha affermato l’on.le Fardelli – Credo che le commemorazioni e la divulgazione di quanto accaduto in queste terribili stragi, sia un modo per generare con forza e con decisione, un nuovo modello culturale che metta lo Stato al sicuro da qualsiasi aggressione”. Era il 30 giugno 1963 quando una Giulietta Alfa Romeo, imbottita di tritolo, esplose, causando la morte di sette tra carabinieri, poliziotti e artificieri dell’Esercito. Le vittime furono il tenente dell’Arma Mario Malausa e il maresciallo capo Calogero Vaccaro, i carabinieri Eugenio Altomare e Marino Fardelli, il maresciallo della polizia Silvio Corrao, il maresciallo dell’ Esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci. Alla commemorazione hanno preso parte i familiari del Carabiniere ucciso, il Capitano della Caserma di Cassino Silvio De Luca, il Luogotenente Emanuele Dell’Omo, l’Associazione dei Carabinieri in congedo, il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, il consigliere provinciale Andrea Velardocchia.