CECCANO – Festival Francesco Alviti: resoconto e ringraziamenti
Il Festival dell’amicizia, della musica, della solidarietà: il festival di Francesco. 9 serate incantevoli nella cornice di Piazza S. Giovanni a Ceccano, un auditorium civico all’aperto, dall’acustica perfetta, in cui è bellissimo cantare, suonare, esibirsi. Ed ancora un pubblico competente, attento, sicuro negli applausi e nel silenziare i telefonini che per la prima volta hanno esordito come attori fondamentali in un festival musicale con i programmi a realtà aumentata e le applicazioni degli smartphone pronte a dare le informazioni necessarie sui complessi di scena.
12 formazioni si sono avvicendate, 500 musicisti con programmi diversi ma tutti pronti a dare il meglio per la riuscita di una manifestazione che fino ad oggi si basa soltanto sulla disponibilità gratuita dei partecipanti. Accanto alla memoria di Francesco e di tutti i giovani che non sono riusciti a vincere la loro battaglia contro la malattia, sono stati ricordati anche le centinaia di migliaia di giovani che 100 anni fa furono mandati a morire nelle trincee d’Europa. Proprio i suoni della I Guerra Mondiale hanno dato il via al Festival con lo spettacolo 100 anni di memoria dell’Orchestra di fiati Città di Ferentino, diretta da Alessandro Celardi, e la voce solista di Eleonora Caliciotti. Lo spettacolo sarà presentato in tour nei prossimi giorni nei luoghi della guerra.
Il giorno dopo, la Memoria è stata affidata alla Banda Municipale di Villa S. Stefano diretta da Luigi Bartolinie al Coro Polifonico della stessa città, diretto da Guido Iorio, che hanno messo in scena l’oratorio La Grande Guerra, in collaborazione con l’Associazione culturale alLoggiati.
Dopo le due serate dedicate alla guerra, il 28 giugno è toccato ai giovani della Banda Giovanile Città di Ferentino, diretta da Luigi Bartolini.
Lunedì 29 c’è stata l’eleganza del melodramma, con Di tanti palpiti, un palco all’opera del Concentus Musicus fabraternus Josquin Des Pres diretto da Mauro Gizzi. con le voci soliste diVittoria D’Annibale, Mariagrazia Molinari, Cinzia Cristofanilli, Fabiola Mastrogiacomo ed Enrico Talocco, con al pianoforte Chiara Olmetti e all’organo Riccardo Tiberia. L’azione scenica, ideata da Mariagrazia Molinari, è stata dedicata alla memoria della Grande Guerra, con romanze e cori del melodramma italiano. Particolarmente suggestivo è stato il finale della rappresentazione: le note del silenzio fuori ordinanza provenienti dall’interno di S. Giovanni ed un elmetto italiano originale del primo conflitto mondiale, hanno riempito di brividi la piazza gremita di pubblico.
Il 30 giugno, il Festival ha avuto un doppio appuntamento: prima in Piazza S. Giovanni con Evenos Quartet, clarinetti al fulmicotone, e poi al Piazzale Bachelet per il Rombo del tuono dell’Amaseno Harmony Show Band. diretta da Natalino Como.
Il 1° Luglio serata dedicata ad Haendel: Piazza S. Giovanni si è trasferita a Buckingham Palace, nel regno del barocco londinese della prima metà del 1700, con l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, diretta da Mauro Gizzi, alla presenza del vescovo Mons. Spreafico.
Il 2 luglio è toccato ad un’altra orchestra, quella diretta da Giandomenico Gravina, cui ha fatto seguito il 3 la Banda della Città di Ceccano, diretta da Adamo Bartolini. Conclusione del Festival il 4 luglio con Wind Orchestra Musiké, diretta da Fabio Cipriani. Centinaia di musicisti in scena, gratuitamente, per ricordare il loro amico Francesco, un miracolo della musica che si è concretizzato per la VII volta. Foto e filmati sono già disponibili sul sito del Festival festivalfrancescoalviti.wordpress.com . A tutte le serate ha presenziato il nuovo assessore alla cultura del comune di Ceccano, l’avv. Stefano Gizzi, che ha promesso un impegno dell’amministrazione per il festival ed in particolare per l’orchestra sinfonica Francesco Alviti.