FROSINONE – Danni da fauna selvatica, dubbi Coldiretti sui fondi annunciati dalla Regione
“Dieci milioni di euro dalla Regione? Prima di definirla una buona notizia, vorremmo conoscere i dettagli”. Così Aldo Mattia (nella foto), direttore Coldiretti Lazio, commenta l’annuncio dell’assessore regionale all’agricoltura, Sonia Ricci, sul reperimento di fondi per attività di prevenzione contro i danni da fauna selvatica. “Da dove arrivano i dieci milioni? Dal nuovo Psr – Piano di Sviluppo Rurale – è impossibile, considerato che il documento è ancora in fase di valutazione in sede europea. Se invece fossero stati individuati tra le pieghe del vecchio, ci chiediamo quando verrà pubblicato il relativo bando per assegnare i contributi a chi dovesse farne richiesta. I tempi sono strettissimi, la pubblicazione di un eventuale bando deve necessariamente avvenire entro dicembre. Non dubitiamo delle buone intenzioni, ma non possiamo non interrogarci sulla realistica possibilità di attuazione e conseguente operatività dell’impegno annunciato dall’assessore”. Ma il vero punto discriminante è la mancata emanazione dei provvedimenti attuativi (decreti e regolamenti) determinanti per rendere effettivamente operativa la nuova legge regionale in materia di danni da fauna selvatica – legge fortemente sostenuta proprio dalla Coldiretti. “Apprezziamo la tempestività dell’intervento dell’assessore regionale, evidentemente animata dalla volontà di approntare una risposta all’emergenza cinghiali drammaticamente riesplosa nelle ultime settimane in tutto il Lazio con danni alle coltivazioni e addirittura assalti agli agricoltori. Ma di questo passo – commenta Mattia – ci limitiamo a rincorrere le emergenze. La tempestività che auspichiamo è quella necessaria a rendere operativa la nuova normativa che, a differenza della precedente, è il più efficace strumento in nostro possesso per rispondere con efficacia al problema. La nuova legge infatti individua e indica, con chiarezza, i percorsi per mettere in atto il sistema integrato di interventi sia per accelerare le procedure di indennizzo dei danni provocati dalla fauna selvatica, sia per velocizzare le misure di prevenzione, come ad esempio i finanziamenti previsti in favore delle imprese che investono per realizzare recinzioni e altri sistemi a difesa delle colture. Ecco, quando la Regione approverà i provvedimenti attuativi allora – conclude Mattia – potremmo dire di aver raggiunto un vero, grande risultato”.