FROSINONE – Sanità, CGIL ancora sul piede di guerra: Riabilitazione pubblica progressivamente smantellata
La FP CGIL e la CGIL Medici di Frosinone, dopo aver criticato con forza la nuova Struttura Organizzativa della ASL, in particolare evidenziando la penalizzazione che ne scaturisce nei servizi dell’Area Materno Infantile, tornano a far emergere le criticità e contraddizioni della stessa, evidenziando cosa si prospetta nell’ambito della Riabilitazione.
Nella ASL di Frosinone è venuta meno progressivamente l’unica struttura pubblica di Riabilitazione per acuti (20 p.l.), abdicando tutto alle strutture private accreditate in provincia.
Ci si aspettava da parte Aziendale almeno un rilancio almeno della Riabilitazione Territoriale, ma invece ciò che al riguardo deriva dalla nuova Struttura Organizzativa della ASL è un quadro assolutamente indefinito, che non valorizza e tiene nella dovuta considerazione il fatto di poter fare affidamento su un congruo numero di operatori di grande professionalità e competenza. La nuova impostazione definisce una Struttura Complessa “Riabilitazione” e una sola Unità Operativa Semplice “Riabilitazione Distretti”; quindi – analogamente a quanto già considerato dalla CGIL in merito all’Area Materno Infantile – anche in questo caso abbiamo una Struttura “CLONE” di quella a cui afferisce gerarchicamente e funzionalmente. Ciò dimostra la totale irrazionalità ed incoerenza dell’intero impianto organizzativo che la ASL di Frosinone intende darsi, che delinea una mancanza di specificità e di funzioni gerarchiche chiare nella responsabilità dei Servizi. Le Strutture Semplici, che comunque in alcuni casi in modo più creativo vengono denominate in modo diverso rispetto a quelle Complesse di riferimento, sono in moltissimi casi autentici “NON SENSI”.
Come valutare ad esempio la scelta di prevedere nelle Direzioni Sanitarie dei vari Poli Ospedalieri delle Unità Operative Semplici chiamate “Igiene Ospedaliera”? In base a tale impostazione si dovrebbero prevedere come afferenti alla suddetta Struttura Complessa di Direzione anche tante altre Strutture Semplici quante sono le molteplici funzioni che, per definizione, sono già presenti in ciascuna Direzione Sanitaria Ospedaliera.
Nella Riabilitazione – come in tanti altri casi già denunciati dalla FP CGIL e dalla CGIL Medici – non individuando una Struttura Semplice ben differenziata e specifica rispetto alla afferente Struttura Complessa, si rischia di alimentare dal punto di vista pratico e operativo situazioni conflittuali. Non vogliamo pensare che ciò celi il subdolo intento di porre le basi per un progressivo e futuro impoverimento, se non un vero e proprio collassamento, delle suddette Strutture, ma le premesse non alimentano certo molta fiducia.
Ma la contraddizione più evidente – a parere di Beatrice Moretti, per la FP CGIL, e di Giuseppe Nucera per la CGIL Medici di Frosinone – è rappresentata dalla sciagurata scelta aziendale di ragionare “a contrario”, visto che il nuovo Atto di Autonomia Aziendale 2015 parte dalla mancata attribuzione degli incarichi di Struttura Complessa, procedendo quindi direttamente e unilateralmente alle articolazioni, che risultano quindi puramente teoriche, di Strutture Semplici. Logica avrebbe voluto, infatti, che prima la ASL avesse proceduto a conferire ai vari Dirigenti le responsabilità delle posizioni apicali, ossia le Strutture Complesse, per poi concordare con i vari Direttori di queste le possibili e maggiormente funzionali articolazioni delle Strutture Semplici.
La FP CGIL e la CGIL Medici denunciano quindi l’arroganza della nostra Azienda Sanitaria, visto che il Direttore Generale Prof.ssa Mastrobuono si era impegnata più volte a condividere preventivamente il nuovo modello organizzativo con le OO.SS: cosa che però è stata puntualmente smentita dai fatti.
Il Governatore della Regione Lazio Zingaretti deve sapere che la Direzione Strategica della ASL di Frosinone ha scelto evidentemente di decidere da sola, ignorando completamente le proposte migliorative e i suggerimenti che il sindacato era pronto ad avanzare prima dell’elaborazione della nuova Struttura Organizzativa aziendale. Ma purtroppo tutte le conseguenze nefaste che causerà tale nuovo assetto organizzativo rischiano di essere subite solo dall’utenza di questo territorio e non da chi ha la responsabilità di aver imposto tali assurdi assetti.
La FP CGIL e la CGIL Medici di Frosinone chiedono allora a questo punto direttamente alla Regione Lazio di uscire allo scoperto – se intende instaurare un confronto corretto e costruttivo con le OO.SS., nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti della ASL di questa provincia – facendo in modo di rimettere in discussione il modello organizzativo che contestiamo.
Comunicato Stampa CGIL MEDICI FP CGIL
Dr. Giuseppe Nucera Dott.ssa Beatrice Moretti