ANAGNI – Nomine assessorili, Bassetta replica a Ambrosetti

Il sindaco di Anagni, Fausto Bassetta (nella foto), replica al consigliere comunale Simone Ambrosetti (La Rete dei cittadini) dopo le accuse di scorrettezza a seguito della sua mancata nomina di assessore:
<Dopo il primo incontro di inizio settembre, ci siamo rivisti con Ambrosetti e uno dei responsabili del movimento civico, Enzo Colantoni, il giorno 7 settembre per discutere dell’eventuale entrata in maggioranza del consigliere Roberto Cicconi e del gruppo Anagni Democratica, con l’intesa di rivederci a breve per raccogliere le loro indicazioni politiche. Mentre ancora erano in corso gli incontri con tutte le forze della maggioranza per prospettare l’ allargamento della maggioranza, La Rete mi rispondeva sulla stampa – come ha sempre fatto dall’inizio della consiliatura – esprimendo il loro forte dissenso per tale prospettiva politica. Tutto ciò mentre le altre forze politiche discutevano al loro interno e mi esternavano (di persona) i loro orientamenti, senza alcun clamore mediatico. Ora Ambrosetti si stupisce che non sia stato più convocato; è il mio stesso stupore quando ho letto la loro opinione on-line.
Il consigliere Ambrosetti – prosegue Bassetta – afferma che il suo comportamento non cambierà. Questo mi inquieta non poco, visto che il suo comportamento verso la maggioranza è stato senza dubbio di minor collaborazione. Ricordo il rifiuto di accettare un incarico di collaborazione con il sindaco (completamento delle opere pubbliche), unico consigliere a farlo; rammento la vicenda del piano provvisorio di protezione civile per il quale è stato richiesta (inutilmente) al consigliere Ambrosetti una fattiva collaborazione, anche solo in fase di revisione del piano (soltanto criticato e osteggiato), suggerimenti che sono venuti perfino (e responsabilmente) anche dall’opposizione>.

In quanto alle scelte effettuate, il sindaco controbatte: <Mi permetto di ricordare al consigliere Ambrosetti che il sindaco, ai sensi dell’art. 46, co. 1, del testo unico degli enti locali, è eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto (riforma voluta proprio perché il sindaco fosse diretta espressione popolare e non dei consiglieri comunali come in passato: non più, quindi, dipendente politicamente e “moralmente” da loro, fermo restando la possibile sfiducia in Consiglio)>.

Infine, sulle dichiarazioni di Ambrosetti circa il sostegno della maggioranza al sindaco, Bassetta replica: <Per mera onestà intellettuale, prima di delineare uno schieramento politico di maggioranza avverso, quindi di affermare che non esiste più una maggioranza che sostiene il sindaco, Ambrosetti dovrebbe informarsi meglio e, invece, di raccogliere gossip esterni, ascoltare tutti i consiglieri comunali. A quel punto ne possiamo parlare, anche di mie dimissioni)>.
Conclude il sindaco Bassetta: <Ci vuole molto a distruggere, è molto più difficile costruire (o ricostruire). Ci vogliono fatti concreti, quelli che chiedono i cittadini, non le solite chiacchiere sulla corretta interpretazione della volontà popolare. Proprio per essere costruttivi – senza alcun rancore personale o risentimento politico – preso atto (sempre on-line) della volontà de La Rete di rimanere in maggioranza, offro pubblicamente al consigliere Simone Ambrosetti un incarico di collaborazione diretta con il sindaco in materia di protezione civile, campo nel quale possiede indubbie competenze professionali. Con la speranza di non raccogliere un altro rifiuto>.