ISERNIA – Controlli a raffica e foglio di via per tre “truffatori”
Controlli a tappeto sono stati eseguiti nelle ultime ore dai Carabinieri in tutto il territorio della provincia di Isernia, al fine di contrastare fenomeni di microcriminalità e di illegalità. Le attività che continuano senza sosta sia durante le ore diurne che in quelle notturne, ha visto l’impiego dei militari delle Stazioni e dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia, Venafro e Agnone, congiuntamente a quelli del Nucleo Investigativo. Tra Isernia e zone limitrofe, sono stati istituiti numerosi posti di blocco che hanno portato ad eseguire accertamenti su 85 veicoli in transito e ad identificare 110 persone tra conducenti e passeggeri. Nei casi sospetti sono state eseguite perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva. Controlli sono stati predisposti anche presso le abitazioni di una decina di pregiudicati sottoposti attualmente a misure cautelari o di prevenzione. Nella periferia del capoluogo “pentro”, nei pressi di alcune abitazioni isolate, i militari hanno intercettato un furgone che si aggirava con fare sospetto. Il mezzo veniva bloccato e venivano identificati il conducente e i due passeggeri, tutti residenti ad Udine e con a carico numerosi precedenti per truffa ed altri reati contro la persona ed il patrimonio. I tre avevano poco prima tentato di vendere alcune poltrone ed altri arredi che avevano caricato sul furgone. Ai Carabinieri mostravano una bolla di accompagnamento dei materiali, su cui venivano eseguiti immediati accertamenti tramite la Banca Dati delle Forze di Polizia, scoprendo che la ditta incaricata, sempre con sede ad Udine, era inesistente. Pertanto, ritenendo che i tre pregiudicati fossero in zona proprio con l’intenzione di perpetrare l’ennesima truffa, i militari procedevano all’accompagnamento in Caserma, dove nei loro confronti veniva avviata la procedura per l’applicazione della misura di prevenzione che prevede il foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno per la durata di tre anni. Ulteriori indagini sono tutt’ora in corso sul furgone utilizzato, sulla dubbia provenienza del materiale trasportato e sulla documentazione in possesso dei tre soggetti.