REGIONE – Comunità montane, Giovannone (Uncem Lazio) scrive a Renzi

Riceviamo e di seguito pubblichiamo la seguente lettera aperta inviata all’attenzione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi dal prof. Dino Giovannone, presidente UNCEM Lazio:

Caro Presidente,
sono costretto a scriverti in qualità di Presidente di Uncem Lazio per segnalarti una vicenda che, nella Regione è ormai diventata veramente ridicola.
Le comunità montane da alcuni anni vivono in una situazione di incertezza politico- amministrativa che ne ha causato una lenta agonia, in cui si trascinano attualmente.

All’insediamento della nuova Giunta Zingaretti abbiamo sperato e creduto che ci fosse una svolta in quanto ci avevano promesso che in due o tre mesi avrebbero approvato una legge che trasformasse le stesse in unioni montane di comuni, come in Toscana, Piemonte, Emilia, utili sia per lo sviluppo socio- economico che per la gestione in forma associata dei servizi fondamentali.
La proposta di legge è stata varata dalla Giunta Regionale a settembre 2013 e da allora ha avuto un laborioso percorso in Commissione enti locali a cui abbiamo partecipato anche noi con emendamenti e proposte per consentire il varo di uno strumento normativo che aprisse un nuovo corso. La legge è formata da appena otto articoli di cui forse due veramente importanti. Finalmente a fine 2014 è stata approvata a stragrande maggioranza dalla Commissione Consiliare competente e subito dopo ha avuto il parere favorevole della Commissione bilancio. Poi, inspiegabilmente, per due tre mesi non è stata inserita all’o.d.g del Consiglio Regionale. Finalmente intorno al mese di febbraio 2015 è stata messa nel programma dell’aula ed è anche iniziata la discussione il 29 luglio del primo articolo. Da allora è sparita dal Consiglio Regionale e non ne abbiamo avuto più notizie.
Il Presidente dello stesso ha convocato, dopo un lungo periodo di sospensione estiva, il consiglio, stranamente con un altro punto in discussione, lasciando la legge 69 sospesa all’art 1. Allora, io dico, con grande amarezza, che ancora una volta gli enti montani sono stati abbandonati al loro destino dopo aver sperato veramente in una svolta. Avrebbero potuto dirlo subito che non avevano nessuna intenzione di fare sul serio. Avremmo risparmiato due anni di inutili incontri e discussioni, tempo, denaro ed energie. Abbiamo anche invitato la Regione a farci sapere di che morte dobbiamo morire, ma al momento nessuna informazione ufficiale ci è pervenuta. Certo, forse perché siamo enti deboli e non abbiamo una grandissima forza contrattuale. Ma una regione che si definisce di centro sinistra dovrebbe avere particolare attenzione per gli enti locali più deboli. Abbiamo anche invitato la Regione”TARTARUGA” a prendere esempio da te nel modo di governare rapido ed efficace. Sappiamo che le Comunità Montane sono di competenza della Regione, ma essendo tu il primo ministro della Repubblica ti chiediamo comunque di intervenire, per evitare di far perseverare la giunta Zingaretti in una figuraccia ridicola e di dare una speranza alla gente della montagna del Lazio attraverso una riforma che attende da anni.

Il Presidente Uncem Lazio

Prof Bernardo Maria Giovannone

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