REGIONE – Soppressione Comunità Montane, l’ Uncem Lazio vuole chiarezza

La proposta di legge 69 sulla soppressione delle Comunità Montane è stata licenziata dalla Giunta Regionale a Settembre 2013 e ha avuto un lunghissimo iter nella prima commissione consiliare che poi  ha approvato a larga maggioranza insieme alla commissione bilancio. Dopo una lunga pausa è stata  inserita all’o.d.g del Consiglio Regionale e finalmente il 29 luglio è iniziata la discussione sul primo degli 8 articoli della legge. Da allora più nessuna notizia. Ora vorremmo sapere, a nome di tutti gli enti montani del Lazio, cosa succede. La proposta di legge a cui abbiamo collaborato rappresenta un primo passo verso una razionalizzazione degli enti intermedi. Andrebbe migliorata in qualche punto, ad esempio sul
presidente, anche non sindaco, dell’ Unione Montana, ma rappresenta una prospettiva positiva per lo sviluppo del territorio e per l’associazionismo dei servizi comunali. E’ impensabile andare avanti con gli Enti in questo stato di incertezza politico amministrativa. Capiamo che avete altri
problemi, ma la Legge in oggetto è formata da appena 8 articoli di cui importanti forse solo due. Ora noi vi chiediamo di procedere celermente .Non è possible che da un mese e mezzo il consiglio non si riunisce e che voi non riusciate a portare avanti una proposta già varata da giunta e commissione e che non è certo una normativa di spessore costitutuzionale. Non state certo facendo una bella figura.E’ veramente deprimente il vostro atteggiamento dilatorio e se proprio non siete capaci di fare altro chiudete definitivamente le Comunità Montane cosi almeno affonderanno per sempre nella palude in cui si trovano. Forse se prendeste esempio da Matteo Renzi potreste fare un passo in avanti!

Il Presidente Uncem Lazio
Prof Bernardo Maria Giovannone

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