SORA – Ospedale, Di Stefano scrive a Buschini
Di seguito il testo integrale della comunicazione inviata da Enzo Di Stefano (nella foto) all’attenzione del consigliere regionale Mauro Buschini a proposito della situazione critica dell’ospedale di Sora:
Gentile consigliere Buschini,
Come avrà certamente appreso anche dagli organi di informazione, la situazione dell’ospedale di Sora sta ormai precipitando. Futuro incerto, depotenziamenti a catena e lesione del diritto alla salute dei cittadini: il ‘SS. Trinità’ è allo stremo e, ad oggi, si regge solo sulla buona volontà dei medici e di tutto il personale che, pur di mantenere attiva l’offerta sanitaria, spesso effettuano turni lavorativi massacranti. E’ di oggi la notizia dell’occupazione, da parte dell’Associazione Dipendenti Ospedalieri, della Sala Consiliare del Comune di Sora, nell’estremo tentativo di far sentire una voce troppe volte sottovalutata.
È un triste dato di fatto che la questione, nonostante le ripetute rassicurazioni, è in costante peggioramento, per cui è divenuto indispensabile, ora più che mai, fermare questa caduta. Non appartengo al Suo schieramento politico e, al momento, non ricopro alcuna carica istituzionale: mi permetto di scriverLe queste righe, dunque, come un semplice cittadino innamorato del suo territorio, che non vuole arrendersi al declino. In quanto importante componente della maggioranza di governo regionale, oltre che presidente della Commissione Bilancio e autorevole rappresentante della provincia di Frosinone, proprio da Lei può partire una grande iniziativa di confronto, riunendo attorno ad un tavolo tutte le componenti che interessano il futuro dell’ospedale di Sora.
La Sua opera di mediazione potrebbe rivelarsi decisiva, essendo pienamente a conoscenza del fatto che depotenziare l’ospedale di Sora non significa soltanto penalizzare il territorio sorano, ma arrecare un danno gravissimo all’offerta sanitaria di tutta la provincia di Frosinone. On. Buschini, la gente ha bisogno di fatti concreti, da opporre alle sterili chiacchiere di questi mesi: si faccia portatore degli interessi di questo territorio, avviando quanto prima un tavolo di dialogo e di decisioni tempestive.
Con stima Enzo Di Stefano