CECCANO – Decoro urbano, ci pensano volontariamente i cittadini
La meticolosa e puntuale attività di recupero del decoro urbano messa in campo dall’Amministrazione Caligiore, sin dal suo insediamento, è diventata positivamente contagiosa. Apprezzando l’importante recupero di spazi verdi, di aree pubbliche, di restauro e reinstallazione delle panchine e di pulizia di numerose zone, molti cittadini oltre che esprimere ringraziamenti a titolo personale telefonando alla Segreteria del Sindaco, hanno deciso di candidarsi come “agenti del decoro” e preso contatto con il Consigliere delegato ai parchi ed ai giardini hanno deciso di trasformarsi in “donatori di verde”. E’ quello che è accaduto per le famiglie di Remo Celenza e per quelle dei Fratelli Torri che hanno deciso di contribuire al decoro urbano, donando rispettivamente – i primi – piante di oleandro e – i secondi – vasi di fiori che ora adornano i dintorni della Scuola di Via Giacomo Matteotti. La piantumazione degli oleandri ha interessato invece Via per Frosinone, dando concretamente vita ad una manifestazione di forte apprezzamento e di desiderio di continuità che ora l’Amministrazione Caligiore non può certo ignorare e che, infatti, sta perseguendo come accaduto alle balaustre dei marciapiedi dello scalo. Lo stesso Sindaco ha confermato di “essere orgoglioso di quanto gli appelli al buon senso civico avanzati, abbiano già portato al buon risultato del rispetto degli arredi urbani”, rivelandosi però stupito e riconoscente a nome di tutta la città “nei confronti di queste donazioni di piante e vasi che stanno innescando un contagio che presto vedrà, a quanto risulta, altre famiglie pronte ad impegnarsi”. Dal canto suo, il Consigliere Michelangelo Aversa conferma l’apprezzamento “per questo inaspettato virus che sta positivamente contagiando i ceccanesi, i quali dopo aver subito anni di increscioso abbandono ed ora di strumentali chiacchiere di chi fa capo ai vecchi esponenti politici, di fatto vede invece la propria città fiorire di attenzioni e di operosità che mano a mano investiranno tutto il territorio”. Modificare i processi culturali e le abitudini spesso richiede tanto tempo, va detto però che con la cosiddetta “era Caligiore” i tempi sono serrati ed i risultati alla fine contagiano anche le persone comuni.