CORI – Nuovo ciclo di conferenze ‘museali’

‘Archivi storici e toponomastica corese. Nuovi contributi alla conoscenza della città’. Verrà inaugurato questo fine settimana, presso il Complesso Monumentale di S.Oliva, il nuovo ciclo di conferenze organizzato dalla Direzione scientifica del Museo della Città e del Territorio di Cori, in collaborazione con l’Associazione Culturale ‘Arcadia’ e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori.
Sabato 17 Ottobre, alle ore 16:00, presso la Sala conferenze del Museo, dopo il saluto del prof. Domenico Palombi, che per quindici anni ha diretto egregiamente uno dei musei più importanti e prestigiosi della Regione Lazio, si terrà il primo incontro dal titolo ‘Pizzitónico, Pozzo Dorico, il Piglióne. Storia, erudizione e archeologia attraverso l’etimo di alcuni toponimi di Cori’. Il dott. Giovanni Caratelli, archeologo e nuovo Direttore scientifico del Museo, svelerà l’origine del nome dialettale di alcuni luoghi simbolo della Città d’Arte, Pizzitónico e il Piglióne.
La toponomastica rappresenta uno straordinario patrimonio che, se messo in relazione con la realtà materiale e il contesto storico e culturale che lo hanno prodotto, può offrire un importante contributo per la ricostruzione storica, archeologica ed ambientale di un territorio. Sulla base di questa convinzione, lo studioso ha condotto questa appassionante ricerca iniziata circa una decina di anni fa.
Pizzitónico o Pozzo Dorico è una monumentale piazza artificiale, costruita in Età romana, tra il II e il I secolo a.C., a valle dell’imponente terrazzamento in opera poligonale che sostiene l’area dove unanimemente viene localizzato il foro dell’antica Cora. Con la sua enorme cisterna sottostante rappresentò una moderna infrastruttura, capace di ampliare gli spazi pubblici e fornire nuove soluzioni per l’approvvigionamento idrico.
Il Piglióne invece, identifica non una, ma due distinte zone del paese: la parte finale di via Pelasga (salendo), quando si giunge all’incrocio con via Laurienti e un modesto rilievo, alto circa 600 metri s.l.m., distante poco più di un chilometro e mezzo da Cori in direzione est. Proprio quest’ultimo, probabilmente il meno noto, è quello che consente di comprendere meglio la genesi del toponimo.
Un’interessantissima conferenza alla quale ne seguiranno altre due di altrettanto elevato spessore scientifico e divulgativo. Sabato 14 Novembre, alle ore 16:00, ‘Il tempio di Ercole a Cori. Tutela e valorizzazione tra Ottocento e Novecento’ a cura del dott. Pier Luigi De Rossi. Sabato 5 Dicembre, alle ore 16:00, ‘Percorsi di solidarietà femminile. Terziarie, nubili e sante a Cori in Età moderna’, curato dalla prof.ssa Giancarla Sissa.

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