FROSINONE – Accorpamento regioni, Abbruzzese: Zingaretti immobile, si muova Pompeo
“E’ assurdo che il centro sinistra non faccia nulla per impedire lo smembramento della Regione Lazio. Nonostante una mozione presentata dal sottoscritto ed approvata in consiglio regionale il 1° Aprile scorso, in cui si sollecitava l’avvio di uno studio preliminare in ordine agli effetti economici che potrebbero prodursi per i singoli territori, in base alla proposta Morassut – Ranucci, sul riassetto territoriale delle Regioni. Pertanto, visto l’immobilismo di Zingaretti, rinnovo ancora una volta un appello al presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, affinché convochi subito il tavolo di confronto con gli amministratori locali, come da me richiesto a fine marzo, alla presenza anche del presidente della Provincia di Latina. Perché, dopo il recipimento dell’odg di Ranucci in Senato, che impegna di fatti il governo a cambiare l’assetto del territorio italiano, lo smembramento della nostra Regione è sempre più vicino, come l’accorpamento delle province di Latina e Frosinone alla Campania “. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese (nella foto), vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Pmi.
“Dobbiamo far sentire la nostra voce; è necessario, dunque che le Istituzioni, la politica in forma rigorosamente bipartisan, il mondo dell’associazionismo ed in generale, tutti gli stakeholder del territorio, facciano fronte comune nei confronti di una iniziativa legislativa, sconsiderata che rischia di far scomparire il Lazio, seconda entità nazionale per produzione di Pil, dopo la Lombardia e tra le prime 20 Regioni Europee, con effetti devastanti dal punto di vista economico e sociale per tutte le province, soprattutto, per quella di Frosinone che si troverebbe annessa alla Campania nella Regione Tirrenica.
Spero, dunque che almeno in Ciociaria si apra un confronto serio per ipotizzare ogni possibile strategia da assumere, di concerto ovviamente con tutti i sindaci del territorio, per scongiurare la realizzazione di un simile iniquo provvedimento e per rivendicare, nelle Sedi di Governo opportune, la facoltà
sancita dalla Costituzione, di esprimere la nostra opinione su un tema di grandissimo impatto, come quello del riordino dei territori”, ha concluso Abbruzzese.