GAETA – Peschereccio sequestrato dalla Guardia Costiera

La Guardia Costiera prosegue l’attività di controllo ambientale e di tutela della risorsa ittica per favorire lo svolgimento regolare dell’attività di pesca, in particolare in questo periodo di fermo biologico per la pesca a strascico, che terminerà il prossimo 18 ottobre. In particolare, nella giornata di ieri, la mirata attività di controllo coordinata dalla Guardia Costiera di Gaeta ha permesso il fermo di un peschereccio che stava pescando, sottocosta, con attrezzi non consentiti. Il peschereccio, che è stato bloccato dalla motovedetta CP 548, stava, infatti, effettuando attività di pesca utilizzando il sistema “turbosoffiante” a circa 40 metri dalla costa, nella zona di Scauri. La normativa vigente proibisce la pesca con turbosoffianti entro i 600 metri dalla costa e, in particolar modo in questa zona di mare, vige il divieto assoluto di utilizzare tale attrezzo da pesca. La pesca con sistema turbosoffiante, per l’impatto ambientale che genera, aggredisce l’ecosistema marino provocando danni che si ripercuotono anche sull’economia di settore, mettendo a rischio le altre tipologie di pesca. Tutto il pescato trovato dai militari sul peschereccio è stato posto a sequestro, mentre il prodotto ittico trovato ancora vivo è stato rigettato in mare. La sanzione amministrativa elevata dagli uomini della Guardia Costiera è stata di 4mila euro, inoltre, per la grave violazione, sono stati inflitti 6 punti al titolare della licenza di pesca e altri 6 al comandante del peschereccio, come previsto dalla normativa di settore sul “Sistema a punti”. I controlli che, in ultimo, sono stati estesi alle assunzioni del personale marittimo presente sull’imbarcazione, hanno permesso riscontrare la presenza a bordo di un membro dell’equipaggio privo di regolare contratto di lavoro. Per questo, nei confronti del comandante è stata emessa anche una sanzione amministrativa.