MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO – Fare Verde invita alla Settimana Europea Riduzione Rifiuti

Monte San Giovanni Campano è il Comune che produce rifiuti mentre attua la raccolta differenziata. Il mese di Novembre 2015 è il mese in cui l’Unione Europea scende in campo con la campagna sulla riduzione dei rifiuti supportata e patrocinata anche dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
La SETTIMA EDIZIONE DELLA SERR, alla quale è invitata anche Fare Verde Monte San Giovanni Campano, verrà annunciata con la Conferenza stampa di presentazione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti – SERR 2015. L’appuntamento è per il giorno 6 Novembre alle ore 11.30 alla Fiera Ecomondo a Rimini presso lo stand Utilitalia (padiglione B3, stand n.66).

La Serr 2015 è sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo.

Il rendez-vous è convocato proprio per indire le giornate ecologiche tematiche sulla riduzione dei rifiuti tanto per sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni, i Cittadini e le attività produttive alla riduzione della produzione dei rifiuti in perfetta sintonia con il Dlgs 152 del 3 Aprile 2006 che
ART. 179 recita
(criteri di priorità nella gestione dei rifiuti)
1. Le pubbliche amministrazioni perseguono, nell’esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, in particolare mediante: a) lo sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;
b) la messa a punto tecnica e l’immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento;
c) lo sviluppo di tecniche appropriate per l’eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero.
2. Nel rispetto delle misure prioritarie di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni adottano, inoltre, misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione intesa a ottenere materie prime secondarie, nonche’ all’uso di rifiuti come fonte di energia.
– Nella pratica della raccolta diferenziata che è in attuazione a Monte San Giovanni Campano questo articolo è stato disatteso tanto è vero che invece di ridurre i rifiuti la società di igiene urbana produce nuovi rifiuti per raccogliere quelli prodotti dai Cittadini. Nello specifico la raccolta del vetro e della carta viene realizzata con i sacchetti di plastica (non biodegradabile, non compostabile e non proveniente da materiali della raccolta differenziata) e siccome ogni sacchetto di plastica pesa circa 20 grammi per i grandi numeri alla fine dell’anno il peso stimato supererà gli 8600 Kg annui in più di sacchetti di derivazione petrolifera che non provengono dalla plastica raccolta dai Cittadini nella differenziata. Pratica quest’ultima che disattende il DM 203/03 (Acquisti Pubblici Verdi o Green Public Procurement-GPP) che prevede l’obbligo (a carico della P.A.) di acquisto di almeno 3 manufatti su 10 in materiale di riciclo.
In buona sostanza il Comune di Monte San Giovanni Campano aumenta la produzione dei rifiuti, contribuisce all’aumento della CO2 equivalente per circa 68800 Kg annui e non usa materiali provenienti dalla raccolta differenziata per l’igiene urbana. In ultima analisi Fare Verde richiama all’ordine gli attori della raccolta differenziata ricordando che i sacchi neri in polietilene riciclato per la raccolta dei rifiuti sono oramai di normale acquisizione e riportano il logo con la scritta Plastica seconda vita.

Infine ribadisce che la CORRETTA RACCOLTA della carta e del vetro va fatta con i soli contenitori RIGIDI RIUTILIZZABILI che sono stati dati in dotazione alle famiglie (tra l’altro anche essi prodotti tutti da plastica “vergine” di derivazione petrolifera in perfetta disattenzione alla normativa vigente).

Si precisa che la mancanza del regolamento per la raccolta differenziata procura la mancata riduzione della produzione dei rifiuti perchè di fatto esclude le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. Oramai è provato che il regolamento per la raccolta differenziata per attuare una concreta riduzione dei rifiuti deve contenere almeno i seguenti punti:
1) Raccota differenziata con la copertura del 100% del territorio (attuata)
2) Delega ai Cittadini per il materiale compostabile con incentivazione (da fare)
3) Regolamento per i mercati, fiere , sagre, feste religiose e civili che debbono praticare per l’obbligo previsto dalla legge la raccolta differenziata. (da fare)
4) Isola ecologica regolamento di gestione per la riduzione, riuso, riparazione e decosatruzione dei materiali conferiti (da fare)
5) Promozione dei punti green privati e pubblici (scuole) – DA FARE –
6) Regolamento per gli imballaggi incentivati (da fare)
7) Regolamento per le mense scolastiche (E’ assurdo e sconcio che non ci sia)
8) Promozione dei distributori automatici di sostanze “sfuse” (da fare)
9) Tour mensile per le frazioni con relativa campagna informativa per la differenziata e sanzioni per la dissuasione all’abbandono dei rifiuti (da fare)
10) Obiettivo certo da raggiungere il 65% per la raccolta differenziata con rendicontamento trimestrale e analisi delle criticità ; instaurazione di una sezione di ispettori. (da fare).
L’attuazione del regolamento con la messa in opera delle buone pratiche procurano la riduzione della produzione dei rifiuti in percentuali comprese tra il 25% e il 30% e se l’Ente Comune avesse ascoltato Fare Verde avrebbe già raggiunto da molto tempo l’obiettivo del 65% per la raccolta differenziata previsto dalla LEGGE.

Potrebbero interessarti anche...