REGIONE – Abbruzzese: Offerta sanitaria ai minimi termini, non stupisce mobilità passiva

“Non possiamo meravigliarci della mobilità passiva se l’offerta sanitaria della nostra Regione è ridotta ai minimi termini. Purtroppo quando c’è di mezzo la salute non esistono campanilismi, i cittadini vogliono tempestività, affidabilità e sicurezza per le proprie cure, ed è palese che nel Lazio, in parte, non possono trovare queste caratteristiche”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Pmi.
“Secondo i dati raccolti da Agenas l’agenzia che si occupa proprio di elaborare statistiche sull’attività sanitaria delle Regioni, il Lazio, dopo Campania e Calabria è il territorio con il maggior saldo negativo per quanto riguarda la mobilità passiva nell’ultimo anno. – 201, 5 milioni, che segnano l’aumento di questo fenomeno di circa il 40% rispetto agli scorsi rilevamenti. Un segno tangibile che l’offerta sanitaria regionale, soprattutto nelle zone periferiche e, dunque, nelle province non riesce a fornire prestazioni efficienti a favore dell’utenza.
> Purtroppo i cittadini sono costretti ad emigrare altrove a causa della mancanza di strutture o dalla saturazione delle stesse e quindi dalle lunghissime liste di attesa. Ed proprio questo ultimo aspetto che favorisce e alimenta inesorabilmente la mobilità passiva. Un altro dato è quello relativo alla mancanza di alta specializzazione che troviamo invece in diverse città del centro Italia, raggiungibili comodamente e senza particolari difficoltà da qualsiasi comune del Lazio. E’ palese che  la portata economica del dato analizzato da Agenas, per quanto riguarda la nostra Regione, ci fa comprendere che annualmente gia la metà della cifra, rivestita sui servizi e sul personale, potrebbe risolvere più di qualche criticità in essere. Purtroppo, la fallimentare politica sanitaria di Zingaretti ha portato a tutto ciò grazie ad una scriteriate spending review che ha visto sempre più spesso, e la provincia di Frosinone ne è la viva testimonianza, il depotenziamento o addirittura la chiusura di reparti e unità sempre state punto di riferimento ed eccellenze dei singoli territori”. Ha concluso Abbruzzese.

Potrebbero interessarti anche...