CASSINO – Corsi universitari ‘nuovi’, problemi vecchi: gli studenti protestano

Ha appena preso il via il nuovo anno accademico dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e i nuovi studenti hanno da poco iniziato a seguire i primi corsi.
Tuttavia si è registrato un calo nel numero di immatricolazioni: diminuiscono di anno in anno i giovani che scelgono di iscriversi all’università, un po’ perché sfiduciati dal mondo accademico che sempre meno offre sbocchi occupazionali alla fine della carriera, un po’ perché si fa sempre più fatica a sostenere le spese che la vita universitaria impone tra tasse, libri, affitto, ecc.
È vero che esistono le borse di studio messe a disposizione dall’ente per il diritto allo studio, ma è pur vero che non tutti riescono ad ottenere il beneficio risultando idonei ma non vincitori. Negli ultimi anni la Laziodisu ha lavorato molto affinché la discriminazione tra “vincitori” e “idonei non vincitori” si assottigliasse sempre più arrivando ad eliminarla del tutto, ma quest’anno a creare problemi agli studenti è stata anche la riforma dell’Isee varata dal governo che, con i nuovi sistemi di calcolo che tengono conto di redditi non presi in considerazione negli anni passati, non ha premesso a molti di presentare domanda per il beneficio.
Inoltre, ascoltando i pensieri degli studenti dell’Uniclam in generale e dei nuovi iscritti in particolare, tutti, o quasi, lamentano l’inefficienza di numerosi servizi, primo tra tutti quello dei trasporti.
Già in passato si è parlato di tale argomento e ad oggi poco è cambiato. Quello che i ragazzi trovano davvero paradossale, e in questo mi trovano pienamente d’accordo, è il fatto di dover pagare il biglietto per la navetta da e per la Folcara per ogni singola corsa: non esiste un biglietto giornaliero o a ore come succede ad esempio a Roma o in qualsiasi altra città e quando uno studente deve arrivare in Folcara anche solo per consegnare un documento in segreteria, spendendo al massimo una mezz’ora di tempo, è costretto a pagare un biglietto per l’andata e uno per il ritorno. È vero che esistono gli abbonamenti, ma è altrettanto vero che non tutti gli studenti frequentano quotidianamente la Folcara e pagare un abbonamento mensile sarebbe un vero e proprio spreco.
Ascoltando un gruppo di matricole, ho rilevato che i ragazzi lamentano anche la mancanza di eventi ricreativi ai quali partecipare per avere l’occasione di svagarsi e di socializzare. Quello che ci chiedono è: “perché in tutte le altre università si organizzano eventi e solo a Cassino non c’è niente da fare?”. Offrire la possibilità di partecipare ad eventi ricreativi è, a mio avviso, davvero importante per gli studenti soprattutto nei primi mesi, perché è proprio così che si ha l’opportunità di socializzare, di vivere a pieno la vita universitaria che non è fatta solo di lezioni e libri. Gli anni dell’università sono sicuramente i più belli e ci permettono di fare e condividere esperienze che rimarranno sempre nei ricordi di tutti noi una volta abbandonato il mondo accademico. Studiare e laurearsi è certamente l’obiettivo primario di uno studente universitario, ma è altrettanto importante socializzare con gli altri ragazzi. La pensa allo stesso modo il presidente dell’associazione commercio e turismo di Cassino, Filippo Colella che, da ex studente dell’Università di Cassino ha avuto modo di conoscere le mancanze avvertite dalla popolazione studentesca della città martire. Ho avuto il piacere di confrontarmi con lui su tale argomento, discutendo sulle possibilità che Cassino offre agli studenti che da paesi vicini si trasferiscono nella città martire.

Valerio Cirillo
Presidente del Consiglio degli Studenti
dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Potrebbero interessarti anche...