FROSINONE – Scandalo olio, Coldiretti: Occhio a scadenze e date di produzione

Se si vuole acquistare un buon extravergine italiano bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6/7 euro al litro, prezzo che non copre neanche i costi di produzione. E’ quanto afferma la Coldiretti che, in riferimento alla maxi-inchiesta condotta dalla procura di Torino, ricorda come il valore di un olio aumenta a seconda delle provenienze territoriali.
Il consiglio è anche quello di guardare la scadenza e preferire l’extravergine nuovo, guardando l’annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta. In vendita si trova anche l’olio dello scorso anno, che è stato drammatico per il Made in Italy con la produzione crollata al minimo storico di 300mila tonnellate e le importazioni, utilizzate spesso per miscelare quello nostrano, lievitate fino a 666mila tonnellate. Quest’anno invece – precisa la Coldiretti – il raccolto in Italia è buono con un aumento stimato in oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014 e una qualità ottima per l’andamento climatico favorevole. Rispetto allo scorso anno, uno dei più neri della storia dell’olivicoltura italiana, la produzione dovrebbe risalire a 400mila tonnellate, pur rimanendo sotto la media storica (intorno alle 500mila). L’Italia resta anche il primo importatore mondiale di oli di oliva che vengono spesso mescolati con quelli nazionali. Coldiretti consiglia di guardare alle etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o anche di acquistare dai produttori, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica. Il settore in Italia conta 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari coltivati, con un fatturato stimato in 2 miliardi di euro. In provincia di Frosinone operano 33.000 aziende piccole e medie su una superficie di 18.000 ettari, per una produzione di 75.000 quintali di extravergine.

Coldiretti Frosinone

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