CECCANO – Sindaco contro Acea: cresce il numero delle adesioni

La decisione di segnalare le inadempienze contrattuali di ACEA ATO 5 presa dal Sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore (foto), vede crescere le adesioni tra i Sindaci dell’ambito idrico. Dopo la storica assemblea pubblica tenutasi presso il teatro Antares di Ceccano, alla quale martedì 15 dicembre hanno partecipato numerosi primi cittadini del territorio e diversi rappresentanti della società civile, continua a crescere il fronte anti ACEA ATO 5, visto che altri comuni hanno formalizzato la loro adesione a questa campagna inviando alla Segreteria comunale di Ceccano fax di accettazione dell’iniziativa con cui si sollecita la convocazione urgente dell’assemblea dei Sindaci. Oltre, quindi, ai Comuni di Arnara, Boville Ernica, Cassino, Ceccano, Coreno Ausonio, Falvaterra, Frosinone, Guarcino, Pastena, Patrica, Pofi, Pontecorvo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Settefrati, Sgurgola, Strangolagalli, Supino e Torrice, sono ora diventati della partita anche i Comuni di Ripi e San Vittore del Lazio. Per il Sindaco di Ceccano “si sta iniziando fattivamente a fare squadra e fronte comune nei confronti di ACEA ATO 5, e per i firmatari dell’iniziativa che abbiamo comunemente intrapreso, quella che si rende ora necessaria e urgente, è la convocazione della Conferenza dei Sindaci per poter giungere così alla definizione delle modalità che ci potranno consentire di giungere alla risoluzione contrattuale”. L’esistenza, soltanto per il triennio 2010-2012, di troppe inadempienze contrattuali del gestore e l’elevato numero di intimazioni ad adempiere rimaste inevase, rappresentano per i primi cittadini aderenti all’iniziativa intrapresa una più che giustificata ragione per poter recuperare la gestione diretta del servizio idrico che, come ricordato dal Sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, nella sua città ha costi di circa due volte e mezzo di meno rispetto a quelli praticati dall’attuale gestore . “Un servizio di natura indispensabile per i cittadini – per Caligiore – deve essere reso in piena armonia con il contratto stipulato dodici anni fa” e non generare problemi e difficoltà alle Amministrazioni comunali ed ai loro cittadini. Del fatto che il momento decisivo sia giunto, ne hanno ormai percezione diretta tutti e per questo diventa necessario rafforzare la rete tra i comuni dell’ATO 5, perché la risoluzione contrattuale con ACEA è possibile, ma può essere solo “deliberata dalla Conferenza dei Sindaci, previa conforme adozione, da parte di tutti i Consigli comunali dell’Ambito, di un provvedimento analogo e conforme”. Questa è, infatti, la tesi contenuta nelle prerogative dell’Art. 34 della convenzione di gestione ed il fattore su cui punta tutta l’azione organizzata dei Sindaci che ora sono saliti a ventuno. Far promuovere l’adozione della deliberazione consiliare di risoluzione del contratto di gestione è anche l’obiettivo di molte associazioni territoriali con cui i ventuno Sindaci stanno interfacciandosi per portare avanti una battaglia di civiltà e di grande senso civico che, per il 2016, potrà essere sicuramente un bel regalo di buon anno.

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