FROSINONE – Premio Leonida Pinchera, la premiazione

Con la premiazione delle prime tre classificate si è archiviata la XIII edizione del Premio “Leonida Pinchera – Una Vita per la Scuola”, dedicato al preside Leonida Pinchera, scomparso nel 1995 mentre era preside della scuola media Conte di Cassino. Il premio, istituito dai familiari del compianto preside, mette in palio tre borse di studio tra gli studenti delle terza media della scuola Conte, che nel mese di maggio di ogni anno si cimentano in una prova scritta. Ad essere premiate dalla signora Franca e dai figli Luigi e Lucio Pinchera sono state tre studentesse. Ad aggiudicarsi il primo premio da mille euro e il secondo e terzo premio da trecento euro ognuno sono state Giulia Scerrato, oggi studentessa del liceo scientifico Pellecchia, Gulia Ficaccio e Lavinia Niculescu, rispettivamente, ora studentesse del liceo classico Carducci e liceo scientifico. Le tre vincitrici hanno realizzato un tema le cui tracce spaziavano dallo sport all’amicizia al problema della droga. Dopo i saluti della dirigente scolastica prof.ssa Antonella Falso e il saluto del vice sindaco Mario Costa, è stato Lucio Pinchera a commentare i tre elaborati delle studentesse vincitrici, il quale ha sottolineato: “Le domande poste dalle vincitrici, le risposte e le richieste così razionali di aiuto hanno richiamato in noi alcune riflessioni. Il loro mettersi in discussione richiama la nostra responsabilità nei loro confronti, la necessità di mettersi al loro servizio. Perché il prezzo che stanno pagando per vivere questo mondo è  forse davvero troppo alto. Tuttavia mi è parso di intravedere in queste loro prove anche la storia della nostra Terra. La strada del criticismo si articola tra coscienza, autocoscienza e ragione. La richiesta del confronto e relazione per comprendere ed interpretare ciò che sta accadendo nel mondo è il presupposto alla moralità indipendente. La risposta vera di una terra che cresce unita nella stessa direzione senza bisogno di creare perigliosi idoli.  Da questo percorso di analisi introspettiva la comunità trae vigore e si fa protagonista, trovando energie anche da iniziative come la nostra borsa di studio.  Giulia – ha continuato Lucio Pinchera,  commentando il tema della vincitrice – ha posto la più terribile delle domande e oggi osservando i frutti del loro studio possiamo rispondere ai suoi dubbi.  Un uomo non è altro che la serie delle sue azioni e forse per questo mio Padre è qui insieme a noi, dopo venti anni dalla sua morte.  Torno a Giulia, a dirle che nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione ed il mio augurio è quello di alimentare il vigore dell’impegno e dello studio. Per sé, per la sua famiglia, per la nostra Cassino”.  A scandire i momenti della cerimonia sono state le note dell’orchestra dei ragazzi della scuola Conte, che frequentano il corso di studio ad indirizzo musicale con chitarre, sax, pianoforte e strumenti a percussioni.

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