CASSINO – Discarica di cartiera sequestrata dalla Forestale

Dalle prime ore del mattino il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Comando Provinciale di Frosinone del Corpo forestale dello Stato, comandati dal Commissario Capo dr. Vitantonio MASI, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di una discarica in funzione presso una nota cartiera del Cassinate.

Il decreto è stato emesso dal GIP del Tribunale di Roma dr. EBNER, su richiesta del P.M. della DDA della Procura di Roma dr.ssa Palaia, e riguarda una discarica costruita ed autorizzata per lo smaltimento di rifiuti provenienti dalla produzione della stessa cartiera.

Le indagini, condotte dal N.I.P.A.F. e coordinate dai P.M. dr.ssa Maria Cristina Palaia e dr.ssa Rita Caracuzzo, hanno accertato una presunta illegittimità dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Frosinone, che avrebbe consentito la messa in esercizio della discarica, pur in mancanza dei presupposti di legge. Tra gli altri, la discarica sarebbe situata a poche decine di metri da abitazioni civili ed insisterebbe su zona non solo destinata ad uso agricolo (e non industriale) ma anche sottoposta a vincolo paesaggistico. Inoltre, la competenza all’emanazione dell’atto non sarebbe della Provincia di Frosinone bensì della Regione Lazio.

Da qui gli organi inquirenti ipotizzano l’illecito smaltimento di ingenti quantità di rifiuti, che non avrebbero potuto essere conferiti in discarica bensì smaltiti in altro sito, conseguendo in tal modo un notevole ritorno economico derivante dal risparmio di spesa sui costi di smaltimento attuato attraverso ditte terze.

L’ipotesi di reato è stata avanzata non solo nei confronti dei responsabili della società ma anche dei consulenti che hanno redatto gli atti tecnici allegati all’istanza per ottenere l’autorizzazione, nonché dei pubblici ufficiali che, con l’emanazione del titolo abilitativo, hanno favorito ed agevolato la consumazione del reato stesso.

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