CECCANO – Fronte comune contro Acea, aumentano i Sindaci aderenti

Anche durante le vacanze di fine anno, molti Sindaci della nostra provincia hanno deciso di non stare a guardare e si sono attivati per rispondere all’appello del primo cittadino di Ceccano, Roberto Caligiore, per irrobustire ancora di più il fronte comune contro ACEA ATO5. Proprio in questi giorni sono infatti giunte alla Segreteria comunale di Ceccano le adesioni di altre municipalità. Per l’esattezza, i Comuni di Pico, Ripi, San Vittore del Lazio e Vicalvi hanno deciso di fare il loro passo in avanti facendo salire ora a 23 il numero dei Comuni impegnati a richiedere urgentemente la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci per ottenere la risoluzione della convenzione stipulata nel giugno di tredici anni fa dall’Amministrazione provinciale di Frosinone. Il coinvolgimento dei nuovi Sindaci contribuisce a rafforzare un fronte deciso ormai a segnalare le inadempienze contrattuali di ACEA ATO 5 che, dopo l’importante assemblea pubblica tenutasi presso il teatro Antares di Ceccano martedì 15 dicembre, inizia ora a portare sempre più alla luce il comportamento discutibile del gestore sia in termini di inadempienze contrattuali, che di intimazione ad adempiere mai osservate nei termini. Oltre, quindi, ai Comuni di Arnara, Boville Ernica, Cassino, Ceccano, Coreno Ausonio, Falvaterra, Frosinone, Guarcino, Pastena, Patrica, Pofi, Pontecorvo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Settefrati, Sgurgola, Strangolagalli, Supino e Torrice, inizieranno il loro coordinato braccio di ferro nei confronti del gestore idrico di ambito anche quelli di Pico, Ripi, San Vittore del Lazio e Vicalvi, grazie ai quali, non solo aumenta ora il numero degli enti locali coinvolti, ma anche il numero degli utenti che, come contribuenti, rappresentano un’elevata fetta di popolazione decisamente non trascurabile. “Fare squadra – per Roberto Caligiore – è importantissimo, soprattutto in un momento come questo, in cui quella che si rende ora necessaria e urgente, è la convocazione della Conferenza dei Sindaci”. È questo, infatti, l’organismo preposto per consentire al largo fronte dei Comuni che, come visto, continua a crescere, di poter giungere così alla definizione delle modalità che potranno condurre alla risoluzione contrattuale tanto auspicata dai Sindaci aderenti all’iniziativa di Caligiore. L’esistenza, nel triennio 2010-2012, di troppe inadempienze contrattuali dell’ATO5 e l’elevato numero di intimazioni ad adempiere rimaste ancora inevase, rappresentano per i Sindaci protagonisti dell’iniziativa intrapresa, l’autentica motivazione per arrivare a recuperare la gestione diretta del servizio idrico, riacquisendone così tutte le funzioni, compresa quella legata ai costi che, come ha ricordato a dicembre il Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, a Cassino sono di circa due volte e mezzo di meno inferiori rispetto a quelli praticati dal gestore di ambito. La risoluzione contrattuale con ACEA è possibile, “ma fondamentale – conferma il primo cittadino di Ceccano – è arrivare alla Conferenza dei Sindaci, dopo aver adottato un provvedimento condiviso e conforme in ogni Consiglio comunale dei Comuni parte di questa iniziativa”. Questo procedimento, non è solo indicato nella tesi contenuta nell’Art. 34 della convenzione di gestione, ma rappresenta il fattore chiave su cui puntare tutta l’azione organizzata dei Comuni, saliti ora a quota ventitre. Un fattore caro anche alle numerose associazioni ed ai comitati civici per l’acqua pubblica.

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