CASSINO – Vesta-Progemec, l’intervento dell’ing. Alessia Mentella all’inaugurazione dell’anno accademico 2015 – 2016 dell’Università

Di seguito il contenuto integrale dell’intervento di Alessia Mentella, CEO delle aziende Vesta e Progemec ieri all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico:

Buongiorno a tutti e grazie, prof. Betta, per l’invito, lusighiero ed emozionante, a partecipare con un contributo personale a questo momento di festa e di buon augurio per il nostro Ateneo, per i nostri studenti e docenti e per il personale tutto.
Per non abusare dello spazio gentilmente concessomi, vorrei focalizzare questo breve intervento sui fattori determinanti della mia storia personale, con l’auspicio che possano essere di stimolo ed incoraggiamento ai ragazzi che hanno scelto di nutrirsi delle eccellenze e delle opportunità offerte dal nostro Ateneo.
Eviterò, dunque, la seduzione di una presentazione autoreferenziale della mia carriera, peraltro di gran lunga meno brillante di quella di numerosi giovani colleghi e colleghe che ci hanno emozionato, negli ultimi tempi, con foto dallo spazio ed entusiasmato con risultati di importanti ricerche in campo medico; non vi proporrò alcuna “prosa” del mio curriculm vitae né l’elenco delle numerose esperienze lavorative in cui ho avuto il privilegio di cimentarmi o la descri-zione delle attività delle aziende che ho contribuito a fondare e che oggi rappresento.
Mi fa piacere, al contrario, raccontarvi cosa ha significato, per me, studiare all’Università di Cassino e quali sono stati i valori e le opportunità che hanno, rispettivamente, sostenuto ed alimentato la mia storia professionale e le persone che hanno contribuito ad orientare e stimolare la mia curiosità e passione, cogliendo l’occasione di questo speech, per ringraziarle pubblicamente.
Vorrei dunque ringraziare tutti i mentori che ho avuto la fortuna di incontrare durante il mio cammino.
Un ringraziamento va al rappresentate attuale del nostro Ateneo, al Magnifico Rettore, già preside della mia Facoltà, ai tempi della Laurea e del Dottorato, ed a quanti, insieme a lui, hanno contribuito alla mia formazione con programmi di eccellenza; senza nulla togliere agli altri, mi fa piacere fa-re un nome tra tutti, quello del prof. Matteo Strano; un ex ricercatore della Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, che ha saputo dare fiducia, stimolo e risonanza alla mia curiosità ed in qualche modo anche al mio istinto imprenditoriale, lasciandomi l’opportunità di cimentarmi con ampia autonomia ed entusiasmo nella ricerca applicata, di costruire una rete efficace di contatti, che fin da subito, ma più ancora negli anni a venire, mi ha consentito di aprire porte che non avrei immaginato di poter varcare, di sperimentare la bellezza dell’etica del merito e dell’impegno.
La mia storia professionale è, dunque, figlia di questo Ateneo, oltre che di questa città: Andrea Burdi, il socio di entrambe le imprese che rappresento, ed io siamo nati a Cassino, qui abbiamo vissuto e studiato, qui abbiamo scelto di tornare a vivere e fare impresa, dopo diverse esperienze oltre-regione, con l’idea di restituire al nostro Ateneo, alla nostra città ed al nostro territorio, parte di quello che negli anni ci è stato generosamente elargito; perché qui abbiamo avuto il privilegio di approfondire quanto di più affine alle nostre aspirazioni ed inclinazioni e l’opportunità di sperimentare le nostre attitudini. Senza contare che è ancora in questo Ateneo che veniamo a contatto con le menti più brillanti: da qui scegliamo e ci facciamo scegliere dai nostri collaboratori; ai ricercatori e docenti del nostro Ateneo ci rivolgiamo, quando abbiamo bisogno di una soluzione illuminata o dell’ottimizzazione di un problema o di un processo aziendale.
Tornando brevemente ai valori sottesi alla mia crescita professionale, vorrei dare una misura ed una connotazione più definita a ciò che poc’anzi ho definito “bellezza dell’etica del merito e dell’impegno”, con l’auspicio di offrire uno spunto di riflessione agli studenti che sono qui ad ascoltarci.
Lungi, dunque, dall’avere velleità filosofiche, consapevole del rischio di incorrere in una semplificazione non del tutto corretta e con l’umiltà e la spontaneità di chi ha davvero poca dimestichezza con concetti e categorie di tale natura, vorrei condividere il mio pensiero e la mia esperienza di etica e passione, come elementi caratterizzanti il mio approccio allo studio, prima, ed all’esercizio della professione, in seguito, e che può essere sintetizzato nella definizione Kierkegaardiana dell’etica come “ciò per cui l’uomo diventa quello che diventa” e nella definizione Hegeliana della pas-sione come “il contributo, senza il quale, nulla di grande può essere fatto al mondo”.
Sulla base di questa sintesi, vorrei invitare ed incitare da un lato gli studenti qui presenti a scegliere sempre il merito e l’impegno, piuttosto che il manierismo, le formalità e le facilitazioni, ed a seguire l’istinto dettato dalle proprie passioni; dall’altro i docenti a fare lo sforzo di saperli valorizzare e cogliere, anche laddove non siano troppo espliciti.
Grazie ed auguri di buon lavoro a tutti!

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