SORA – Uscita contratto Acea, i grillini non si fidano: Mossa elettorale e demagogica

Riceviamo e di seguito pubblichiamo la lettera aperta inoltrata in data odierna dagli Amici del Movimento 5 Stelle Sora all’attenzione del Sindaco, dott. Ernesto Tersigni:

Egr. Sig. Sindaco,
gli “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora” da anni lottano per ottenere la risoluzione del contratto con ACEA. Al riguardo è necessario svolgere alcune valutazioni di carattere politico.
I disservizi sono noti praticamente a tutti i cittadini.
Lei ricopre un ruolo istituzionale importante, anche in sede di Consulta d’Ambito, i problemi che quotidianamente vengono segnalati non si sono verificati negli ultimi tempi, anzi sono risalenti a parecchi anni or sono.
Semplici cittadini come Otello Martini, comitati e associazioni portano avanti questa battaglia da una decina di anni. Lei che è un esperto attore politico da quasi venti anni non si è accorto di niente?
Perché non ha ascoltato con la necessaria attenzione il malcontento della popolazione?
Lei stesso, in passato, attaccò la precedente Amministrazione comunale per le posizioni eccessivamente morbide nei confronti del gestore idrico. Ebbene, Lei non è stato da meno.
Lei avrebbe potuto e dovuto vigilare con attenzione ed intervenire tempestivamente nelle dovute sedi, richiedendo l’osservanza della convenzione, soprattutto per quanto riguarda il rispetto del piano degli investimenti ed il versamento degli oneri di concessione, ovvero sostenere la risoluzione del contratto con anni di anticipo.
La sua amministrazione si è insediata nel 2011, ma da allora non ha fatto assolutamente niente in merito. Quando si dovevano svolgere le votazioni per stabilire gli aumenti delle tariffe idriche Sora era assente o votava a favore. Ora, a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, ecco che (finalmente!) è pronto a chiedere la risoluzione del contratto, così come l’opposizione – che sul tema – non ha certo brillato.
Non ce ne voglia, ma questa sua presa di posizione, ad elezioni ormai prossime, appare una semplice mossa elettorale e demagogica. Tra l’altro assunta, presumibilmente, ob torto collo sull’onda delle pressioni provenienti dai cittadini esasperati di tutta la Provincia e dalle posizioni espresse da molti altri Sindaci.
Finalmente, qualche suo collega prova a chiudere la stalla anche se i buoi probabilmente sono ormai scappati. Infatti, oltre agli aumenti delle tariffe sulle bollette, da cittadini pagheremo i vari conguagli dovuti all’inerzia di chi aveva per dovere il compito di vigilare. L’Autorità Garante ha ammonito la Segreteria Tecnica Operativa (S.T.O.), ma chi molto tempo prima dell’AEEGSI doveva controllare e sollevare le medesime obiezioni?
Va bene iniziare il lungo iter per la risoluzione del contratto con ACEA, ma come diceva qualcuno: “ a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca …”. Si pensa che dopo la data delle elezioni, venute meno le necessità elettorali, le posizioni sul gestore idrico torneranno ad ammorbidirsi.
Come per la sanità, si ribadisce, con fermezza, che Lei insieme a quasi tutta la classe politica provinciale non ha difeso con la dovuta energia le istanze provenienti dal territorio, ponendo la provincia in una posizione subalterna alle volontà di “Roma”.
In una provincia martoriata dalla crisi, tra le ultime per qualità della vita in Italia, con una disoccupazione elevatissima ed in continuo aumento, le famiglie devono sostenere dei costi elevatissimi per un bene di prima necessità: l’acqua! Il salasso rappresentato dalle bollette dell’acqua e dai conguagli, non ultimo quello dei 53 milioni di euro, aggraverà ulteriormente il disagio economico delle famiglie, minando le possibilità di ripresa dell’economia provinciale.
Qualcuno si vuole assumere la responsabilità politica di quanto successo? Oppure non vi è alcun responsabile? O, peggio, gli eventuali responsabili vogliono indossare la veste dei salvatori?

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