CECCANO – Venticinquennale Concentus Fabraternus:
Un ludus choralis che parte dal gregoriano (orbis Factor) per poi passare per lo stil novo e la Vulgata nel libro degli atti, con l’incontro tra Paolo di Tarso e i colti ateniesi all’areopago ed il riconoscimento del Dio sconosciuto. Quindi, ancora, la rottura del IV sigillo del libro della vita nell’Apocalisse con l’azione del cavaliere il cui nome è Morte, con l’intervento della musica elettronica e dei suoi suoni, la grande invocazione alla pace in un mondo che vive, quasi senza accorgersene, la sua III Guerra mondiale ed il ricordo di Francesco: sono questi i capitoli dell’Oratorio Ludus Choralis, scritto da Giuseppe Agostini per il concerto conclusivo del venticinquennale del Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres dedicato alla memoria dei giovani scomparsi per non essere riusciti a vincere la dura battaglia contro il tumore. Francesco Alviti, Fiammetta Misserville, Ilaria Pirri, Irene Di Mario saranno ricordati insieme a due musicisti che tanto hanno dato alla diffusione della cultura musicale, Pio De Meo e Rico Gizzi. La musica diventa così un grande linguaggio d’amore che consente di entrare in contatto con la dimensione ultraterrena della nostra vita. E’il senso ultimo dell’Oratorio di Agostini dedicato aFrancesco Alviti e agli altri che verranno ricordati domenica 28 febbraio a s. Giovanni in Ceccano alle ore 21. Il grande organista sarà presente al concerto ed interverrà a spiegarne la logica compositiva. L’oratorio del m° Agostini, in prima mondiale assoluta, sarà eseguito dalle voci soliste di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, Enrico Talocco, tenore ed Alessandro Della Morte, basso, dal coro polifonico del Concentus e l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, diretti da Mauro Gizzi.
Il concerto si concluderà con l’esecuzione del Lacrymosa dal Requiem di W. A. Mozart.