CASSINO – Via della Pace, Di Zazzo: Posto il primo mattoncino
Il primo mattoncino è stato posato, anche se virtuale, adesso bisognerà trovare gli altri 199.999 per realizzare la “via della Pace” che unirà la città al monastero di Montecassino. Primo esperimento di un “format” che verrà esportato in tutto il mondo per rilanciare il ruolo di Cassino come città messaggera di pace.
Il progetto, presentato ieri dall’ex sindaco di Cassino Tullio Di Zazzo alla folla di curiosi che ieri ha riempito la Sala degli Abati del Palagio Badiale, prevede la realizzazione di un percorso pedonale che dalle pendici della Vecchia Cassino porti fino all’abbazia benedettina passando per la Rocca Janula. La strada mattonata, per usare il riferimento all’iniziativa simile già realizzata ad Assisi, prenderà forma grazia ad una serie di mattoncini personalizzati, se stimano appunto circa 200 mila, che verranno messi in vendita in tutto il mondo. Il costo indicativo di ogni tassello sarà di circa 50 euro.
Conti alla mano, nelle casse della Fondazione che sarà chiamata a governare tutte le fasi del progetto, potrebbero entrare 10 milioni di euro. Una cifra considerevole che sarà riutilizzata fino all’ultimo centesimo per la realizzazione del sentiero e la riqualificazione della Vecchia Cassino che tornerà a splendere sotto la Rocca Janula.
Un’iniziativa sicuramente ambiziosa quella lanciata dall’ex primo cittadino della Città martire (e della pace) e non poteva altrimenti conoscendo l’ingegnere cassinate, ma tutt’altro che impossibile considerando il fascino e l’importanza che Cassino e Montecassino hanno nella storia mondiale.
“Con un piccolo contributo diamo la possibilità a tutti di lasciare il proprio nome in un luogo che ha fatto la storia del mondo. Con la vendita dei mattoncini la città riceverà dei benefici concreti, non solo un percorso che permetterà di raggiungere agevolmente l’abbazia di Montecassino ma anche la possibilità di riqualificare tutta l’area della Vecchia Cassino senza investire un euro delle casse comunali. Per spegnere sul nascere eventuali polemiche fissiamo fin da subito che il percorso verrà definito di concerto tra Comune, Abbazia, Soprintendenza dei Beni Architettonici e paesaggistici e Parco Naturale di Montecassino. Tutti i soldi raccolti saranno gestiti da una Fondazione internazionale che si occuperà non solamente della “Via della Pace” tra Cassino-Montecassino, ma esporterà questo “format” in tutto il mondo rimarcando il ruolo di Cassino come città della pace. La nostra intenzione è quella di partire dalle città gemellate per poi unire, in un unico percorso simbolico, diversi luoghi di culto delle altre religioni”
La “Via della Pace” non sarà solamente una piacevole passeggiata ma anche l’occasione per addentrarsi nella storia di Cassino grazie alle postazione di realtà aumentata che permetteranno di rivivere i fatti che hanno segnato la città. Sarà possibile, infatti, rivivere le fasi delle battaglie della seconda guerrà mondiale con tanto di bombardamento dell’abbazia o della semplice vita della Cassino medioevale.
“La “Via della pace” – continua l’ex sindaco Di Zazzo – partirà ufficialmente dai piedi della Vecchia Cassino, anche se la mia idea è quella di dare un inizio simbolico dinanzi al Comune con una “walk of fame” per ricordare le personalità che hanno dato lustro alla nostra città. Mi sembra il giusto contributo alla memoria di chi ha contribuito a rendere Cassino una città più bella e ne ha portato alto il nome nel mondo. Solo facendo un elenco a memoria già si potrebbe collegare il Comune con la partenza vera e propria del percorso. Ma su questo avremo tempo di riflettere”
Ad aprire i lavori è stato l’ex presidente dell’Anci Lazio e attuale membro del Consiglio Nazionale Anci, Fabio Fiorillo che ha dato un impulso fondamentale per l’avvio del progetto grazie alle sue capacità relazionali. “Non ho alcun dubbio che le “Vie della Pace” siano uno strumento fondamentale per il rilancio del turismo della città e la promozione di Cassino nel mondo come città simbolo di Pace nel mondo. Parlando di Pace non potevamo che creare un gemellaggio, al momento solo ideale, con la città di Assisi che nel mondo rappresenta un simbolo per la convivenza pacifica tra i popoli”
Un riferimento non a caso visto che un “precedente” di quanto si vuol realizzare a Cassino già esiste nella città di San Francesco con un progetto lanciato a cavallo del 2000 per unire i due massimi luoghi di devozione del Santo (le due Basiliche, rispettivamente, di S. Francesco e di Santa Maria degli Angeli), unendoli in un unico itinerario di pellegrinaggio lungo poco più di 3 km.
A raccontare l’esperienza del comune umbro è stato il suo ex sindaco e attuale consigliere regionale, Claudio Ricci. “Non posso che essere contento di questa iniziativa che avvicina nel nome della pace i comuni di Assisi e Cassino. Non nascondo che la Strada Mattonata di Assisi ha sollevato qualche piccolo problema durante la sua realizzazione per fatti che nulla hanno a che vedere sula bontà del progetto, ma vedo che il problema è già stato risolto con l’istituzione di una Fondazione internazionale. Mettendo da parte i piccoli errori commessi non posso che rimarcare l’importanza che il progetto ha avuto sul nostro Comune rappresentando non solamente un percorso di congiunzione tra i due luoghi simbolo della devozione verso San Francesco, ma proprio un’attrazione a se stante con migliaia di persone che vengono per vedere il proprio mattoncino o quello di un caro, o solo per la curiosità di passeggiare su una strada lastricata di nomi. Mi sembra che al progetto di Cassino ci sia anche la riqualificazione della Vecchia Cassino che, a quanto mi hanno detto, è proprio di fronte a noi e oggi è completamente abbandonata. Non posso che sposare a pieno il progetto delle “Vie della Pace” che verrà realizzato in tutto il mondo come raccordo per un discorso di pace tra le religioni e per questo non posso che dire che metterò a disposizione di Cassino e della sua Fondazione tutta la mia esperienza”