FROSINONE – Una discarica a cielo aperto a due passi dal Casaleno
A pochi passi dal Casaleno, il nuovo stadio, ancor meno dal palazzetto dello sport, vi è una discarica a cielo aperto di copertoni. Ci troviamo, per essere ancora più precisi, poco distante dal laghetto della cartiera, a qualche metro si stagliano gli scheletri penzolanti e orribilmente rimaneggiati.
Quanti sono i copertoni? Difficile dirlo. Alcuni sono raggruppati, altri sparsi in tutta l’area, altri ancora nascosti di fianco a un bellissimo albero di mimose che fa da contrasto al nero sporco delle gomme.
Aspettano forse di essere bruciati? Altro PM10 e altre tossicità liberate nell’aria? E non basta un cartello con scritto “proprietà privata” per aver ragione nell’aver creato una discarica abusiva, evidentemente tossica e in una zona, l’ennesima, in cui il verde viene deturpato. E non basta una scritta “proprietà privata” per non esigere controlli su quel pezzo di terra, su quella discarica a pochi passi da dove si difenderà – lo speriamo tutti – il sogno della serie A calcistica.
Non basta. No. Se un appezzamento di terra burocraticamente può essere di un legittimo proprietario, questa terra, questa nostra città è cosa di tutti. Forse non è chiaro ai tanti che avvelenano questa città, e in modo più ampio questa terra, che siamo stanchi dell’usato passo di tanti cittadini che hanno avvelenato, distrutto, sporcato questo territorio relegandoci oggi ad essere una delle ultime città.
Non facciamo sconti né a loro né agli amministratori perché abbiamo nel cuore un sogno: quello di una Ciociaria, di una Frosinone differente e libera dal giogo di chi sporca, inquina, distrugge.
E ViVi Frosinone, ViVi Ciociaria è solo una piccola parte di questo nuovo corso fatto di associazionismo che decreta frutto di un passato oscuro il male perpetrato a questa terra.
Vivi Frosinone, Vivi Ciociaria