MONTE SAN GIOVANNI C. – Multe Arpalazio al Comune, Fare Verde: Vive fuori da Italia ed Europa

Monte San Giovanni Campano è un Comune anomalo e le Istituzioni non hanno ancora capito che bisogna rispettare le Leggi che recepiscono le direttive della Comunità Europea.

Il risultato di tanta approssimazione è stato palpabile nell’ultimo Consiglio Comunale quando l’Assise pubblica ha deciso di intraprendere la risoluzione contrattuale con il gestore del servizio idrico integrato. In quella occasione i Consiglieri Comunali hanno detto tutto e di più sui disservizi della gestione idrica ma a nessuno di loro è passato per la mente che Monte San Giovanni Campano è oggetto dell’infrazione Europea 2014/2059 e che le multe inflitte dall’Arpalazio Frosinone ai depuratori sono state applicate con il Decreto Legislativo che recepisce la Direttiva della Comunità Europea 1991/271/CE. Finalmente durante l’Assise Pubblica è stato evidenziato il problema della depurazione delle acque reflue urbane come se fosse una novità piovuta dal cielo tanto è vero che i politici hanno precisato di dover raccogliere prove per presentarle durante il procedimento per la risoluzione contrattuale. I politici locali che vivono forse in una Nazione diversa dall’Italia si sono ben guardati dal dire che la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea è a perfetta conoscenza della situazione relativa ai depuratori del Comune di Monte San Giovanni Campano tanto è vero che il Comune è inserito nominalmente nell’infrazione e proprio per la depurazione delle acque reflue. I politici locali sono rimasti arretrati anche rispetto agli sviluppi nei rapporti tra Cittadini e l’Unione Europea tanto è vero che ai sensi del Trattato di Amsterdam l’Europa risponde ufficialmente anche ai singoli Cittadini. Quindi il mistero dei depuratori come il segreto di Pulcinella è stato svelato dalla stessa Comunità Europea che ha risposto all’Associazione Ambientalista Fare Verde con ENV.D.2/MC-MA/vf/CHAP(2015)03579 per il tramite della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea “Mi preme comunicarle, innanzitutto,che questi servizi sono già a conoscenza delle criticità concernenti il trattamento delle acque reflue nel Comune di Monte San Giovanni Campano e le stanno affrontando nell’ambito di una iniziativa orizzontale, volta ad assicurare la corretta applicazione della direttiva 1991/271/20159 in Italia (procedura di infrazione 2014/20159).” Appare quindi sconcertante che a Bruxelles sappiano della condizione dei depuratori Comunali di Monte San Giovanni Campano mentre qui chi dovrebbe assicurare il rispetto delle Leggi non sappia nulla nel merito tanto è vero che questa situazione non ha neppure sfiorato le discussioni del Consiglio Comunale.

Il Comune continua a restare fuori dalle regole Europee della direttiva rifiuti 2008/98/CE tanto è vero che la discarica di Monte Castellone è in lista con altre discariche nella sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2 Dicembre 2014 per non aver rispettato la sentenza del 26 Aprile 2007 e neppure questo è mai emerso in nessun Consiglio Comunale nonostante l’ubicazione della discarica in area di vincolo idrogeologico. In questo caso il mal comune non è mezzo gaudio perchè è la salute della popolazione ad entrare in gioco. Anche questo si è saputo da Fare Verde che ha pubblicato su ogni dove la lettera della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea relativa alla discarica ILLEGALE di Monte Castellone. Discarica che ha ricevuto l’intervento di messa in sicurezza e caratterizzazione da parte del Comune che evidentemente non ha avuto gli esiti sperati se al 3 Febbraio 2016 è indicata senza ombra di ragionevole dubbio tra le discariche ILLEGALI dell’UE.

Fare Verde Monte San Giovanni Campano

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