ALATRI – Lettera aperta di Tarquini al Sindaco Morini
Signor Sindaco,
questa sera (ieri ndr) abbiamo dovuto registrare l’ennesimo comunicato stampa diramato dal comune ricolmo di volgarità rivolte a un candidato sindaco, e prima ancora cittadino della nostra città, che ha mosso alcune critiche all’azione di governo svolta da lei e dai suoi collaboratori.
Il comunicato, da cui il giornale online “Gente comune web” ha tratto il titolo del pezzo che lo riporta integralmente, si pronuncia sulla mancanza di credibilità dei candidati che competeranno con lei alle prossime elezioni amministrative e, suggerendo che a ciascuno verrà dispensato il suo, inizia la serie elencando fatti e atti che minerebbero quella di Antonello Iannarilli, ispiratore della giunta che l’ha preceduta, quella capeggiata da Costantino Magliocca, che peraltro – si ricorda in città – ebbe anche il suo voto dichiarato, in conseguenza delle vicissitudini che accompagnarono la conclusione della sua prima esperienza di sindaco nel 2006.
Non è, però, la contestazione dei fatti che suscita la mia riprovazione, né la puntualizzazione delle azioni riparatrici che lei sarebbe stato costretto a compiere per porvi riparo. Non esito a credere che la giunta Magliocca sia stata capace e responsabile di quello di cui viene ora accusata e d’altro. Quello che trovo inaccettabile, e credo con me lo trovino tutte le persone che nella nostra città conservano netta la distinzione tra propaganda politica e ruolo istituzionale, è il tono greve, ingiurioso, del comunicato, che sarebbe stato eccessivo persino se fosse stato diramato da un partito o movimento politico, e perciò da una parte, ma che è del tutto inappropriato e intollerabile se emesso da una sede istituzionale, utilizzando gli strumenti e il lavoro di persone che ricevono per la loro funzione un compenso, pagato con fondi pubblici e quindi anche dai cittadini destinatari delle contumelie.
A me (ma non sono il solo) è capitato in due o tre occasioni di essere oggetto di attacchi triviali, l’ultima volta quando sono stato definito uno sciocco “che fa politica sulla pelle dei lavoratori”; non sono intervenuto, come avrei dovuto, per non coinvolgere nella mia risposta gli addetti del suo ufficio stampa ai quali lei sta dando – le assicuro – pessime indicazioni, inducendoli a svolgere in modo sbagliato il loro compito, che ripeto è di informare e precisare ma non di insultare.
Se vuole fare polemica politica utilizzi gli addetti stampa e gli strumenti suoi e del suo partito, se vuole insultare lo faccia assumendosene direttamente la responsabilità, senza delegarla al suo portavoce o al suo capo di gabinetto, anche lui stipendiato da tutti noi e per un’altra funzione. C’è bisogno di ribadirlo, perché ho l’impressione che siamo solo all’inizio di questi assalti con armi improprie, come dimostra anche il disinvolto ricorso a fondi per la comunicazione sociale per stampare e affiggere un manifesto a sua firma sull’acqua anch’esso di chiara finalità propagandistica.
Sono cose che non si possono e non si debbono fare. E, pertanto, mi auguro, che non si ripetano: lo auspico per la serenità di tutti e perché tutti sentano la responsabilità di garantire la correttezza di una campagna elettorale che i cittadini vogliono aperta, leale, non inquinata – torno a sottolinearlo – dalla confusione tra ruolo neutrale delle istituzioni e attività di parte di movimenti e partiti.
Distinti saluti
Tarcisio Tarquini
Alatri In Comune