GOVERNO – L’omicidio stradale è legge, previsti fino a 27 anni di carcere

L’Aula di Palazzo Madama ha detto “sì” al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl per l’omicidio stradale, con 149 voti a favore, 3 contrari e 45 astenuti, è stato approvato il ddl sull’omicidio stradale.  “Finalmente l’omicidio stradale è legge. La patente non è licenza di uccidere. Lo dovevo ad un amico. Lo dovevamo a tutte le vittime”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha commentato il “si” della camera in un tweet.
“Viva soddisfazione” per una legge “che rivoluziona totalmente il peso delle responsabilità a carico di quanti uccidono sulla strada dopo aver commesso alcune violazioni gravi, prime fra tutte gli abusi di alcol e droga”.
L’hanno espressa le associazioni Lorenzo Guarnieri, Asaps e Gabriele Borgogni, da anni impegnate nella battaglia per l’istituzione del reato di omicidio stradale. Finalmente, spiegano, “si passa dalla certezza dell’impunità alla quasi certezza della sanzione penale, accompagnata da una revoca della patente che se non sarà ergastolo, sarà costituita comunque da un numero di anni (da 10 a 30) assolutamente dissuasivo”.
Le associazione ammettono che “le leggi perfette non esistono”, ma si dicono certe “che questa sofferta legge, fortemente sostenuta dalla grande maggioranza degli italiani, rappresenta una svolta dovuta e necessaria”. Serviranno tempo per “valutarne l’efficacia”, e “campagne di comunicazione, prevenzione e controlli”. Ma, concludono, “si eleverà in modo concreto il livello di giustizia per le vittime della strada e per i loro familiari”.

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