REGIONE – Sanità, Abbruzzese: “Proclami di Zingaretti puntualmente smentiti”

Ogni volta che il Presidente della Regione Lazio Zingaretti si avventura in annunci trionfali sulle tematiche sanitarie, puntuale arriva un fatto o un atto a smentirlo. Questa volta, c’è addirittura una relazione della Corte dei Conti che, con il Rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica, pubblicato proprio in questi giorni, nella parte finale dedicata alla sanità, evidenzia diverse criticità verso le politiche sanitarie della Regione Lazio. E’ quanto dichiara, nel commento del testo, il Presidente della Commissione speciale riforme istituzionali Mario Abbruzzese
Innanzituto, mentre Zingaretti solo qualche giorno fa dichiarava “ Migliorano i tempi dei pagamenti nel settore sanitario. A settembre la Regione Lazio pagava in 150 giorni, a dicembre in 94” La corte dei Conti nel succitato documento a pag 281 scrive che “Persistono, infine, forti ritardi nei tempi medi dei pagamenti ai fornitori. Con riferimento ai dati attualmente disponibili, l’importo dei pagamenti effettuati oltre i termini previsti dal dPCM del 22 settembre 2014 supera in molte realtà il 70 per cento degli stessi, con punte superiori in Campania e in Calabria, su cui incide ancora un pesante arretrato degli esercizi precedenti al 2013. Tali andamenti sono confermati dai dati che emergono dalla Piattaforma di Certificazione dei Crediti che, con riferimento al II trimestre 2015, evidenzia una bassa movimentazione delle fatture: a fronte di valori medi del 47 e 49 per cento in Piemonte e Puglia, la percentuale scende al di sotto del 20 nel Lazio” Ma vi è di più, sempre la Corte dei Conti a Pag 279, scrive ancora che “ Seppur in riduzione, continua ad avere una dotazione totale di posti letto superiore al valore di riferimento (3,7 per mille residenti previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014) il Piemonte, con 3,95 posti: il superamento del tetto complessivo è dovuto ad un eccesso di posti per le post acuzie (1,03 rispetto ad un intervallo di riferimento compreso tra 0,35 e 0,70). Anche il Molise presenta una dotazione di posti letto superiore alla soglia (4,55 per mille residenti rispetto a 3,83, di cui 3,65 per acuzie e 0,9 per post acuzie). Inferiori alla soglia corretta per la mobilità risultano, invece, le restanti regioni: il Lazio, con 2,98 posti per gli acuti e 0,63 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie” Quindi, anche dal punto di vista della dotazione di posti letto x abitante, il Lazio è ancora al di sotto del valore di riferimento previsto dalla Conferenza Stato Regioni. E questa carenza di posti letto si evidenzia soprattutto nelle province de Lazio ed in quella di Frosinone in modo particolare, dove ancora, tra l’altro, tardano ad arrivare i famosi, sempre promessi ma mai inviati, nuovi medici ed infermieri. Ulteriore rilevo della Corte dei Conti nei confronti delle Regione Lazio, insieme a Campania e Calabria è quello riportato a pag 280 dove è scritto che “Non ancora completate in alcune regioni (Lazio, Campania, Calabria) le procedure di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni per il servizio sanitario, si rilevano ritardi diffusi nella definizione e perfezionamento del processo di sottoscrizione dei contratti con gli erogatori privati e la definizioni o nel rinnovo dei protocolli di intesa con Università statali o non statali. A questi si accompagnano ritardi nella fissazione delle tariffe e dei tetti di spesa, elementi essenziali della programmazione regionale” Si tratta quindi, da parte della Corte dei Conti, di una sonora bocciatura delle politiche sanitarie di Zingaretti nei territori, il quale farebbe bene a mettere da parte i proclami e dedicarsi seriamente alla risoluzione dei problemi. Ha concluso l’On. Abbruzzese

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