SORA – Presentato libro fotografico su Sant’Antonio Abate
Sono quarantacinque pagine, tredici fotografie, tanti nomi, infiniti riferimenti,memorie,storia, tradizioni, impegni. È un po’ tutto questo, ed altro ancora, il piccolo volume sulla chiesetta di S. Antòne, curato da Lucio Meglio, con le collaborazioni scritte di mons. Bruno Antonellis, Romina Rea e Bruno La Pietra. Si legge d’un fiato, e per i sorani doc, offre anche momenti di emozione. Ecco perché non può mancare in nessuna casa di chi vive lungo il Liri. La chiesetta, lassù, che guarda e protegge i tetti di Sora ed i suoi abitanti, vuole tornare ai suoi antichi splendori. È un auspicio che deve diventare certezza. E dalla vendita di questo libro si vuole contribuire al restauro del suo interno. Un piccolo gesto per una significativa opera di ripristino. Così, nella splendida cornice della sala “V. Gioia”,presso la chiesa di Santa Restituta in Sora, si è svolto l’incontro di presentazione di questo volume, a cura di Lucio Meglio:“La chiesa di Sant’Antonio Abate in Sora”. Il libro, realizzato grazie al prezioso e determinante contributo del Club Alpino Italiano di Sora, ripercorre per la prima volta la storia dell’antica chiesetta posta alle pendici del colle di San Casto, ospitando i contributi di Lucio Meglio sulle origini storiche del tempio, di Romina Rea che analizza in chiave artistica la seicentesca statua del santo e di Bruno La Pietra, sulle tradizioni popolari legate al culto di Sant’Antòne. Dopo i saluti del preposto di Santa Restituta, mons. Bruno Antonellis, che ha espresso il suo ringraziamento per il lavoro profuso dal prof. Meglio, ha tenuto una relazione il prof. Gioacchino Giammaria, presidente dell’Istituto di Storia ed Arte del Lazio Meridionale, il quale ha ripercorso la storia dell’antico culto legato proprio a S. Antonio Abate in tutto il territorio della provincia di Frosinone. I lavori si sono conclusi con i saluti del sindaco di Sora, dott. Ernesto Tersigni. Il libro è stato realizzato, è bene precisarlo ancora, per contribuire ai lavori di restauro dell’interno di questa chiesa tanto cara alla pietà popolare dei sorani. Chiunque ne voglia una copia potrà rivolgersi alla parrocchia di Santa Restituta. Un libro che, leggendolo, fa riscoprire anche la “Sora de na uota”, le radici, i colori, i sapori di un tempo. Ed anche tanta commozione.