APRILIA – Incontri con i deportati di guerra per l’80esimo anniversario della fondazione

Un incontro degli studenti e dei cittadini di Aprilia con i sopravvissuti apriliani alla prigionia e Medaglie d’Onore I.M.I. : è questa l’iniziativa proposta dell’Associazione “Un ricordo per la pace” nelle prossime celebrazioni dell’80esimo della fondazione di Aprilia, nell’anno in cui ricorre il 70esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana.
L’ iniziativa, per cui è stato richiesto il patrocinio della Città di Aprilia, è stata formalizzata venerdì 1 aprile negli uffici di Piazza Roma da Elisa Bonacini presidente di “Un ricordo per la pace”. Grazie all’attività divulgativa dell’Associazione “Un ricordo per la pace”, con l’ultima medaglia d’onore alla memoria di Aldemiro Casoni Aprilia si piazza ai primi posti nel territorio pontino per ben 12 onorificenze concesse su decreto del Presidente della Repubblica ai suoi cittadini internati militari non optanti nei lager nazisti, un grande orgoglio per la Città di Aprilia.
La proposta dell’Associazione apriliana all’Amministrazione Comunale è motivata dalla presenza ad Aprilia di 3 ex internati militari Medaglie d’Onore IMI ancora viventi: Aldo Boccabella, Gino Forconi, Domenico Fusco, e da quella di Ennio Borgia deportato civile per motivi politici nel lager di Dachau in Germania.
L’evento dovrebbe tenersi presso l’Auditorium del Liceo “A.Meucci” di Aprilia in data prossima da stabilire in accordo con il Dirigente Dott. Antonio Ferrone; aperto alla partecipazione della cittadinanza apriliana costituirà anche occasione di visita all’esposizione storica permanente “Un ricordo per la pace” . E’ auspicabile la presenza di una rappresentanza degli studenti degli Istituti di Istruzione apriliani.
“Al traguardo orgoglioso degli 80 anni della nostra Città – si legge nella lettera dell’Associazione – riteniamo molto importante il contatto con chi, a costo della propria vita, con grande amore patrio, si oppose alla prevaricazione nazista. Quella degli I.M.I. è considerata di fatto la prima forma di resistenza, un contributo importante per debellare con il loro “NO!” alla collaborazione con la Germania uno dei più mostruosi regimi della nostra storia, ed arrivare a guerra finita alla nascita della Repubblica Italiana.
E ai giovani apriliani attraverso queste esperienze di conoscenza e di confronto passi il “testimonial della memoria” valorizzando, attraverso il terribile racconto dei sopravvissuti alla prigionia, i principi di libertà e democrazia su cui è basata la nostra Costituzione; presupposti questi fondamentali per diventare cittadini promotori di una cultura di pace che ripudi ogni forma di discriminazione, razzismo, violenza e guerra”.

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