FROSINONE – Assistenza malati sclerosi, Cgil chiede il potenziamento dei distretti sanitari
Ad un mese di distanza dal partecipatissimo Convegno sul ruolo dei Distretti organizzato dalla FP CGIL e CGIL Medici di Frosinone nella sala teatro della ASL, con i massimi responsabili della medicina del territorio (FIMMG, CARD, SIMET), riteniamo che sulla problematica della presa in carico dei pazienti affetti da Sclerosi multipla, emersa nel corso degli interventi e richiamata anche dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti in occasione della Conferenza stampa nel Capoluogo il 24 marzo u.s., vada aperta una discussione ampia e approfondita su un tema così delicato ed importante, alla luce anche del DCA n. U00386 del 13/11/2014 che ha definito il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per tale patologia.
E’ bene prima di tutto chiarire che non corrisponde assolutamente al vero il dato di solo 38 pazienti presi in carico dalla ASL di Frosinone. Infatti ci risulta che tale numero corrisponda invece ai pazienti in lista di attesa presso i servizi di riabilitazione territoriali. In realtà i pazienti presi correttamente in carico dai relativi servizi di assistenza domiciliare e di riabilitazione dall’Azienda Sanitaria sono in numero sicuramente maggiore e si aggirano a circa un centinaio.
La CGIL ritiene che a fronte di una patologia tanto importante ed impegnativa, anche in ottemperanza al Decreto citato, sia necessario ed urgente investire risorse umane ed economiche per far sì che tutto il carico assistenziale nelle fasi più invalidanti della malattia non debba ricadere esclusivamente sulla famiglia di tali pazienti. Quindi la ASL di Frosinone deve intervenire per creare tutte le condizioni atte a potenziare il ruolo dei Distretti Sanitari, con l’obiettivo di azzerare la lista di attesa di tali pazienti, affinchè sia garantita il più alto livello di assistenza che riteniamo solo il SSN possa assicurare. Ciò deve avvenire attraverso la creazione di specifiche equipe multiprofessionali, quindi composte da specialista neurologo, fisiatra, psicologo e terapista della riabilitazione: figure professionali che certo non abbondano nella ASL di Frosinone, ma che comunque devono essere destinate prioritariamente a tale obiettivo di salute pubblica, che riguarda una fetta importante di malati cronici complessi e con importanti risvolti psicologici e sociali.
La CGIL ritiene assolutamente gratuita, ma soprattutto ingiusta, l’accusa rivolta da più parti agli operatori della nostra Sanità Pubblica di essere “autoreferenziali”, quando non si tiene conto che vista la scarsità delle risorse a loro disposizione sul territorio, questi NONOSTANTE TUTTO continuano a garantire i servizi essenziali per la popolazione più fragile della Provincia di Frosinone.
Riteniamo fondamentale e doveroso ricostruire con dati obiettivi la situazione epidemiologica della provincia di Frosinone, nonchè definire chiari percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali in ambito aziendale e, nel contempo, rappresentare correttamente il dato della presa in carico dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla da parte dei servizi e degli operatori della ASL, anche perchè si rischia di gettare discredito sul SSN pubblico, agevolando magari ipotesi di privatizzazione di pezzi della assistenza sanitaria che non condividiamo.
Frosinone, 11 aprile 2016.
p. FP CGIL
f.to Dott.ssa Beatrice Moretti