ROMA – Santori: Sempre più commercianti stranieri abusivi, ma pagano solo gli italiani

“Le amministrazioni locali devono allentare la presa sulle tasse dei commercianti regolari e inizi a perseguire quelli abusivi. Non si può non ascoltare il grido di allarme che proviene dai mercati rionali e dagli esercizi di vicinato e stare fermi di fronte al continuo proliferare di frutterie abusive e prive di qualsivoglia controllo e che operano in barba ad ogni normativa fiscale, compresa quella di occupazione di suolo pubblico. I nostri commercianti sono in grande difficoltà anche perchè costretti a soccombere di fronte alla concorrenza sleale delle attività irregolari, a cui si somma il peso delle imposte. Infatti abbiamo scoperto dei casi clamorosi relativi alla Cosap, canone per occupazione di suolo pubblico e per l’imposta di pubblicità. Basta il mancato versamento di una rata nel limite stabilito, dovuto a ritardi nell’invio e altre inefficienze, a far scattare le penali che sfiorano lo strozzinaggio e far lievitare il costo delle tasse, a cui naturalmente si aggiungono gli interessi dovuti per legge. Lo sanno bene tutti gli italiani che gestiscono un’attività e che, spesso, si trovano ad essere sanzionati pesantemente per il ritardo nel pagamento anche di pochissimi giorni. Non è più tollerabile l’applicazione di due pesi e due misure, una per chi opera nella legalità e chi si fa beffa della legge. Questo sistema sta letteralmente radendo al suolo il nostro commercio locale”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Consiglio regionale del Lazio.

“ Le frutterie abusive gestite da stranieri che occupano con la loro merce, senza averne titolo, i marciapiedi e alcuni angoli di strada, devono essere sanzionati almeno con la stessa solerzia e puntualità usata con tutti coloro che omettono o ritardano pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico. Perché da una parte si chiede legalità e dall’altra tolleranza? I commercianti italiani hanno costruito la loro vita sulla loro attività e non possono essere schiacciati da un sistema di concorrenza sleale, oberati dalle tasse e costretti a chiudere, mentre i soliti furbi vanno avanti. La petizione per sostenere l’esposto già presentato alla Guardia di Finanza, contro i suk stranieri che evadono le tasse, sta andando avanti riscontrando un grande successo è a quasi raccolto 10 mila firma”. Conclude Santori.

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