APRILIA – 72° della Battaglia di Aprilia, si chiude l’annuale circuito della memoria
Hanno avuto luogo nello scorso fine settimana le iniziative promosse nell’ambito della giornata della 72esima ricorrenza della Battaglia di Aprilia (28 maggio 1944). Le cerimonie istituzionali promosse sabato a Campoleone Scalo e Lanuvio e le restanti iniziative, inserite anche nelle celebrazioni per l’80esimo di Aprilia, chiudono l’annuale circuito della memoria dei Caduti dello Sbarco di Anzio e della seconda guerra mondiale.
Sabato mattina, come anticipato, hanno avuto luogo le cerimonie istituzionali di deposizione di omaggi floreali presso la targa commemorativa del piazzale della stazione ferroviaria di Campoleone (sul territorio di Aprilia) e al monumento ai Caduti di Piazza Berlinguer a Lanuvio.
La manifestazione è stata raggiunta dalla colonna di veicoli militari d’epoca che, partita dal campo base allestito presso il Parco dei Mille nel corso della rievocazione promossa dall’Associazione The Factory 1944, ha attraversato la Città.
Domenica l’evento è stato arricchito dalla presenza della Banda dell’Esercito Italiano, che ha reso omaggio al Monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica e successivamente si è esibita in Piazza Roma.
Di seguito, alcuni stralci dell’intervento del Sindaco di Aprilia Antonio Terra durante la cerimonia di Campoleone.
“Sono trascorsi due anni da quando abbiamo scoperto la targa commemorativa alle mie spalle per ricordare i caduti di Campoleone sulla strada della Liberazione di Roma e d’Italia. E ancora oggi siamo qui, mentre Aprilia festeggia il suo 80esimo compleanno, per ricordare quale amaro destino toccò alla nostra Città, che solo pochi anni dopo la sua inaugurazione fu sfollata e rasa al suolo dai bombardamenti.
Qui risiede il significato più forte del circuito della memoria, che ci lega ai Comuni di Anzio, Nettuno, Lanuvio e Cisterna, e che ci spinge a tramandare il ricordo della guerra alle giovani generazioni quale monito indelebile.
Anche per questo motivo, con soddisfazione mi è gradito ricordare che in questi due giorni celebrativi molte associazioni culturali hanno promosso iniziative in centro e in periferia per rievocare la storia del territorio e ripercorrere le tappe significative dalla Fondazione allo sfollamento e alla distruzione, dalla rinascita alla crescita fino al conferimento, nel 2012, del titolo di Città grazie al decreto del Presidente della Repubblica.
Ricordare i capitoli più tragici della nostra storia ci aiuta a capire la vera essenza della democrazia, ci aiuta a ricordare cosa sia la pace e la concordia tra i popoli. In questo periodo storico di crisi internazionale, di incertezza e di chiusura delle frontiere, in aperto contrasto con l’idea che i nostri padri avevano di un’Europa unita e solidale, non possiamo che trarre giovamento dai luoghi della memoria, che puntualmente visitiamo nel nostro itinerario commemorativo dello Sbarco di Anzio. Dopo Campo di Carne, Via dei Pontoni e Via Carroceto, oggi idealmente chiudiamo la nostra commemorazione a Campoleone, ancora una volta con il pensiero rivolto ai Caduti che hanno sacrificato la loro vita affinché chi venisse dopo di loro coronasse quel grande sogno di libertà che li mosse”.