CASSINO – Il candidato sindaco Di Zazzo incontra una delegazione dei commercianti

Un incontro durato quasi tre ore, fatte di dialogo disteso e piacevole. Una chiacchierata servita a confrontarsi, tra il candidato sindaco Tullio Di Zazzo, accompagnato dal dottor Gianni Violo e Gianluca Terenzio, ed una rappresentanza dei commercianti che sembrava aver condiviso la preparazione del suo programma elettorale. Gli intenti sono gli stessi, ed anche qualche idea su come raggiungere il fine più importante: rilanciare il centro cittadino, risollevare il commercio cassinate dalla profonda crisi in cui è precipitato negli ultimi anni. Ma nessuno sembra intenzionato ad arrendersi e le idee che Di Zazzo ha illustrato hanno trovato il pieno appoggio e condivisione dagli operatori del settore, ed anche la loro immediata disponibilità a collaborare. Lo stesso rappresentante dei Commercianti, Maurizio Coletta, nel suo discorso di apertura della riunione, ha precisato che all’amministrazione Di Zazzo si devono importanti progetti che hanno dato lustro alla città, e che purtroppo spesso altri hanno usato per vantarsi o per prendersene in meriti.
Di Zazzo ha risposto ricordando in breve il suo lavoro certosino per la ricerca di fondi: “Non si può governare una città e non fare nulla con la scusa che non ci sono i soldi. Quando mi sono insediato, dopo un paio di mesi, mi sono ritrovato a dover riconoscere debiti fuori Bilancio per cifre astronomiche, creati dalle precedenti amministrazioni. Ma io non rimasi fermo, nascondendomi dietro un laconico “non ci sono soldi, non si può fare nulla. Il mio impegno all’epoca porto a Cassino finanziamenti per 30 miliardi di lire, e se in questi 15 anni le amministrazioni successive avessero ottenuto anche solo la metà di questi finanziamenti, ed usati con una programmazione seria, oggi la città avrebbe un altro volto. Penso ad esempio ai fondi per il rifacimento dei centri storici. Molte città e paesi della provincia sono riusciti a prenderli. Cassino no”.
Di Zazzo è poi passato al turismo, tema più importante per i presenti: “Il settore ha bisogno di una programmazione seria – ha precisato – e bisogna prendere in esame tutti i fattori: urbanistico, commercio e lavori pubblici. Bisogna fare in modo che il centro della città sia bello e appetibile. Abbiamo la zona archeologica che, all’epoca in cui ero sindaco, era stata molto valorizzata anche grazie a CassinoArte che faceva arrivare in città anche visitatori dal mare. Abbiamo un teatro in centro che, giusto per ricordarlo, io ho fortemente voluto ed ottenuto, mentre all’epoca Petrarcone e Moretti fecero ricorso per bloccare i lavori. Per il settore commercio ovviamente occorre un continuo e proficuo dialogo con tutte le parti in causa: amministratori, commercianti ed anche associazioni di consumatori devono riuscire a confrontarsi per decidere insieme cosa serve alla città e le varie iniziative da mettere in campo. Di idee ce ne sono già tante, ma io mi confronterò di continuo con voi perchè tutti si sentano protagonisti di questo cambiamento e perchè da soli non si va da nessuna parte”. Di Zazzo ha poi recepito le richieste degli operatori commerciali: dalla necessità di vigilare sulle licenze e sull’importanza di riuscire a portare in città i turisti che arrivano a Montecassino.
“Noi non dobbiamo vedere l’Abbazia come un’entità a parte che ruba alla città tutti i turisti. Ma dobbiamo invece “sfruttare” quello che possiamo chiamare il “brand Montecassino” per portare tali turisti in centro, ma dobbiamo anche fare in modo che trovino una città accogliente ed aperta”.
Ha poi lanciato un’iniziativa simile a “un mattone per Assisi”, da portare avanti attraverso una fondazione che potrebbe vendere le pietre (in questo caso dovrebbe trattarsi di pietre provenienti dai bacini marmiferi del territorio di Coreno invece di acquistarle lontano da Cassino) per realizzare una strada che da dietro la chiesa madre permetta di salire all’Abbazia. Con i soldi ricavati, si possono ipotizzare dieci milioni di euro, molti altri interventi importanti potrebbero essere realizzati per fare di Cassino una città assolutamente da visitare.
I commercianti, che sono anche cittadini e padri di famiglia, hanno poi chiesto informazioni anche su come intende muoversi in tutti gli altri settori. Si è parlato di lavoro, di sanità, di vigili urbani e strisce blu, dell’acqua, della riorganizzazione della “casa comunale” che deve tornare ad essere il luogo in cui si risolvono i problemi dei cassinati, e non quella in cui si opera alle loro spalle.
“Ringrazio i commercianti per la disponibilità dimostrata in questo incontro in cui mi è sembrato chiaro che abbiamo gli stessi intenti e lo stesso desiderio di guardare avanti, di progettare una città diversa, iniziando da subito, dalle cose piccole per finire alle grandi. E li ringrazio anche per le parole di stima e di riconoscimento che hanno avuto nei miei confronti”.

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