CECCANO – Sanità, Buschini: “Ospedale chiuso dall’ex-Presidente Polverini”
“Apprendo con stupore, ma con il sorriso, del fatto che un sopralluogo eseguito senza la mia presenza potesse risultare tecnico, mentre la mia presenza avrebbe, di fatto, fatto cadere questi presupposti. Mi chiedo: quali sono le competenze tecnico-sanitarie di Caligiore? Non mi pare affatto che egli ne abbia nel suo curriculum. Il punto è esattamente il contrario: doveva essere il sindaco ad invitarmi, visto che mi sono adoperato affichè la Casa della Salute di Ceccano ottenesse finanziamento di 900 mila euro che permetterà lavori fondamentali per la piena entrata in funzione della struttura a beneficio del territorio Ceccanese. In realtà mi sono sentito come il guastafeste, forse Caligiore voleva fare un po’ il protagonista di una “passerella” e la mia presenza ha scombinato i suoi piani”. Lo dichiara in una nota l’Assessore regionale Mauro Buschini.
“Me ne dispiaccio, in quanto parliamo di una pagina buia per la storia di Ceccano – ha continuato Buschini – ma sono costretto a ricordare a Caligiore che l’ospedale è stato chiuso dall’ex Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, area politica alla quale con questa scenata egli dimostra di appartenere fino in fondo. Voglio, inoltre, rammentare a Caligiorecaligiore che egli è stato eletto sindaco, non despota, e che anche a Ceccano vige ancora la libera circolazione delle persone. Peraltro la sanità è competenza regionale. Sempre. Non solo quando le cose vanno male. È giusto che la Regione verifichi il corso dei lavori per una struttura che torniamo ad offrire a Ceccano, dopo che altri avevano chiuso l’ospedale”.
Buschini chiarisce anche la questione legata al tavolo ministeriale sulla Viscolube.
“Caligiore forse non lo sa, ma la Regione ha partecipato al Tavolo tecnico ministeriale, per il tramite di Arpa, ovvero l’organo ambientale della Regione. Presente al tavolo, trattandosi di una riunione meramente tecnica, oltre al direttore di Arpa la Regione Lazio era presente al tavolo anche con un funzionario di Frosinone. Aggiungo e concludo: se Caligiore avesse voluto la mia presenza sarebbe bastata una telefonata di collaborazione istituzionale. Perché la difesa della salute dei cittadini non ha colore politico. Ma queste considerazioni, evidentemente, il sindaco di Ceccano non le conosce”.