COLDIRETTI – Col caldo gli italiani si scoprono orticoltori: i dati
Con l’arrivo del caldo sono oltre 20 milioni gli italiani che si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione domestica di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che gli italiani sono diventati un popolo di “hobby farmers” come dimostra la crescita delle macchine e attrezzature per il gardening nel 2015 anche nei consorzi agrari con un aumento nell’acquisto di motoseghe (+5,8%), soffiatori/aspiratori (+8,5%), motozappe (+3,8%) fino soprattutto ai rasaerba robot (+16%) – secondo i dati di Comangarden. Il 25,6% degli italiani che coltiva da sé piante e/o ortaggi lo fa soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini, ma anche per passione (10%) e in piccola parte per risparmiare (4,8%), secondo l’ultima indagine Coldiretti/Censis. Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto, nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti – è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi. Senza dimenticare – aggiunge la Coldiretti – che mai così tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle città capoluogo dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di mq di terreno comunale divisi in appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio, sulla base del rapporto Istat sulla qualità del verde urbano del 2014, dal quale si evidenzia che gli orti urbani in Italia sono addirittura triplicati in due anni.